REGIONE – 10 chiocciole, 7 bottiglie, 6 monete e 35 Top Wine: questi i riconoscimenti della Guida Slow Wine 2024 assegnati ad Abruzzo e Molise, ai quali si aggiungono i 10 video realizzati in vigna e cantina dai collaboratori, accessibili direttamente dalla guida tramite QRCode.
Disponibile da oggi 11 ottobre in tutte le librerie e sullo store online di Slow Food Editore, la quattordicesima edizione di Slow Wine racconta le migliori cantine italiane e le etichette più interessanti, selezionate da più di 200 collaboratori sparsi in tutte le regioni della penisola. È l’unica guida in Italia, infatti, realizzata a partire dalle visite di tutte le cantine recensite, tratteggiando così uno spaccato aggiornato e puntuale del panorama vitivinicolo italiano contemporaneo di qualità.
Il tema già accennato lo scorso anno si afferma come centrale in questa edizione: la crisi climatica e le sue conseguenze stanno modellando in maniera significativa il mondo enologico. Le condizioni climatiche avverse, in intensità e forza del tutto eccezionali, unite alla peronospora che ha dimezzato la produzione di intere regioni, la flavescenza che contribuisce all’estinzione di alcune varietà e insetti importati da altri continenti sono elementi che, nel complesso, definiranno in maniera sempre più impattante la produzione italiana (e non solo) del vino, soprattutto di impronta biologica, ponendo questioni importanti sui prezzi delle uve e l’immancabile risvolto della medaglia che è la speculazione.
C’è chi la considera la regione più meridionale del Centro Italia, chi la più settentrionale del Sud. Poco importa, perché tra mare, collina e montagna, con due vitigni principi e tre denominazioni di riferimento (Trebbiano, Cerasuolo e Montepulciano d’Abruzzo), più altri interessanti autoctoni, l’Abruzzo del vino ha un’identità precisa e articolata, con poche ed essenziali variabili in una miriade di vini e stili diversi. Il tessuto produttivo è complesso, fatto di grandi, talvolta enormi realtà cooperative; di medie e grandi tenute, alcune delle quali hanno tracciato le fortune del vino abruzzese nel mondo, e poi di piccole realtà agricole, in forte aumento. Ci auguriamo che la nuova Doc Spumante d’Abruzzo con il marchio collettivo Trabocchi, il primo spumante «dall’identità tutta abruzzese», possa dare nuovo impulso a una tipologia finora poco emozionante. C’è ancora da attendere, invece, per la promozione a Docg (prive dell’indicazione del vitigno) delle due sottozone del Montepulciano d’Abruzzo, Terre di Casauria e Terre dei Vestini.
Per l’annata 2022, l’Abruzzo e il Molise se la sono cavata piuttosto bene: la pressante siccità, un problema serio ormai da anni, è stata alleviata da piogge a metà giugno che hanno reintegrato in parte le riserve idriche, consentendo una maturazione equilibrata. I vini hanno generalmente un buon estratto, ricchezza e acidità. Ci ha colpiti in particolare la tipologia dei Cerasuolo d’Abruzzo, con tanti vini deliziosi, dal frutto croccante e di spiccata componente acida: pieni, ma allo stesso tempo ben contrastati e con una beva agile e scattante. Il Molise punta giustamente sulla tintilia, vitigno di calibro superiore, versatile, di profonda anima molisana. Con la viticoltura concentrata perlopiù nella provincia di Campobasso, tra il Chietino a nord e la provincia di Foggia a sud, inevitabilmente la regione subisce un’influenza della viticoltura intensiva e di quantità. Di aziende di livello però ce ne sono, e in questo senso siamo felici di dare il benvenuto in guida all’azienda Steiger-Kalena di Casacalenda, che ci ha colpito per sensibilità agricola oltre che per carattere ed espressività dei vini.
Tutti i dettagli di tipologie, annate e zone di produzione e tutti i riconoscimenti che Slow Wine ha assegnato alle aziende abruzzesi e molisane sono disponibili qui.
Il racconto delle 2.006 cantine visitate e recensite è affidato ancora una volta a schede che descrivono i vigneti e i migliori vini (in elenco gerarchico di qualità) disponibili in commercio, nonché le persone dell’azienda. Il lettore, inoltre, ha la possibilità di essere guidato in un viaggio ancora più immersivo grazie ai video girati durante le visite in cantina e in vigna, fruibili da 422 QR code.
Oltre alle schede dedicate alle cantine, Slow Wine fornisce un racconto puntuale delle migliori etichette con l’assegnazione di una serie di simboli e riconoscimenti: tra i Top Wine, l’edizione 2024 distingue i Vini Slow (vini che, oltre ad avere una qualità eccellente, condensano valori legati a territorio, storia e ambiente) e i Vini Quotidiani, ovvero vini di alta qualità con un prezzo massimo di 12 euro sullo scaffale. Alle cantine più interessanti viene invece assegnato il massimo riconoscimento della Chiocciola, che premia le aziende il cui lavoro ben interpreta i valori (organolettici, territoriali e ambientali) in sintonia con la filosofia di Slow Food. Seguono poi altri riconoscimenti quali la Bottiglia, ai produttori che esprimono un’ottima qualità per tutte le bottiglie presentate in degustazione, e la Moneta, alle realtà che esprimono un buon rapporto tra la qualità e il prezzo per tutte le bottiglie prodotte.
25.100 vini assaggiati durante le degustazioni • 2.006 cantine visitate e recensite • 238 cantine buone, pulite e giuste premiate con il simbolo della Chiocciola • 198 cantine i cui vini esprimono un’eccellente qualità organolettica premiate con il simbolo della Bottiglia • 63 cantine i cui vini hanno un ottimo rapporto tra la qualità e il prezzo premiate con il simbolo della Moneta • 799 Top Wine, dal profilo organolettico eccellente di cui 421 Vini Slow: Top wine buoni, puliti e giusti e 130 Vino Quotidiano: Top wine che costano fino a 12 euro in enoteca • 540 cantine che offrono lo sconto del 10% sull’acquisto di vino per chi si presenta in azienda con l’edizione cartacea della guida Slow Wine 2024.
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