Indagine demografica negativa nel 2009 con crescita pari a zero e alcune zone interne spopolate al contrario della costa con boom di Montesilvano.
PESCARA – Pochi bebè abruzzesi è quello che ha rilevato l’analisi demografica condotta dalla Cna della nostra regione.
La popolazione abruzzese infatti, cresce meno di quella nazionale,mentre l’andamento a due velocità tra costa ed entroterra tende a diventare strutturale e la città di Montesilvano entra per la prima volta a far parte del club ristretto dei comune ‘over 50mila’.
Questi in sintesi, i dati provenienti dall’analisi condotta dal centro studi della Cna abruzzese, coordinato da Aldo Ronci, sull’andamento nel 2009 del bilancio demografico regionale:
Mentre a livello nazionale il rapporto tra nati e morti è attestato a quota -0,04% in Abruzzo cresce fino a -0,24%. Ciò si deve soprattutto al più basso saldo naturale tra i cittadini italiani ossia +0,32% contro una media di +0,49%, che non compensa l’andamento tra gli extracomunitari.
Ha spiegato il curatore dell’indagine.
L’altra caratteristica di rilievo della popolazione abruzzese, fotografata nel 2009, è stata la conferma della crescita a due diverse velocità: alta nelle province più marcatamente costiere come Teramo che riporta anche +0,57% e Pescara con +0,62%, sostanzialmente nulla a Chieti (+0,09%) e L’Aquila (+0,04%).
Se si analizza inoltre, l’andamento nei comuni montani e i comuni costieri, per i primi la crescita è stata negativa (-686 abitanti) per i secondi positiva (+4.909 abitanti). E per i comuni montani il decremento sarebbe stato più alto se non si fosse tenuto conto della crescita della Marsica (+542) ha analizzato Ronci,proseguendo:
La nostra è una regione dal territorio occupato per il 73% da comuni montani, nei quali risiede appena il 35% della popolazione, ma in costante caduta demografica.
Mentre il 27% è occupato da comuni costieri nei quali risiede il 65% della popolazione, che al contrario continua a crescere. Del resto, basta guardare l’andamento dal 2001 al 2009 nelle due aree: con il Teramano e il Pescarese cresciuti dell’8,71% e dell’8,44%, Aquilano e Chietino solo del 3,92 e 2,68%.
Nei comuni con più di 20mila abitanti gli incrementi più significativi si sono verificati sempre e solo sulla costa. Il caso più eclatante è quello di Montesilvano con 1.337 abitanti in più nel 2009, che per effetto di questa performance supera quota 50mila abitanti.
Tra il 2001 e il 2009 infatti,la città costiera ha avuto una crescita iperbolica: ben 9.659 nuovi residenti, pari al 23,71% in più. Sempre sulla costa, risultati significativi sono stati raggiunti pure a Vasto con +426 e a Francavilla con +252.
Unica eccezione tra i centri dell’interno, il comune di Avezzano, che cresce di 383 residenti, mentre si registrano, al contrario, decrementi importanti a Chieti con -428 e L’Aquila con -292.
Tra i capoluoghi, infine, sempre tra 2001 e 2009, le città di Teramo e Pescara sono cresciute rispettivamente del 7,92% e del 5,91%, con valori superiori a quello medio nazionale del 5,87%, mentre Chieti è scesa dai 56.962 abitanti del 2001 ai 54.305 del 2009, registrando un consistente decremento di 2.657 abitanti.