Pescara

Abruzzo, incendio nel Parco Nazionale: le osservazioni di Sospiri

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PESCARA – “Se i Parchi Nazionali non riescono più neanche a difendere se stessi, è evidente che abbiamo un problema e che occorre aprire una riflessione seria sul ruolo e le capacità delle Istituzioni.

Il fuoco che da ieri sera e fino a oggi sta continuando a devastare il Morrone è una ferita che difficilmente riusciremo a sanare, una ferita che ha distrutto ettari di verde, mettendo peraltro a rischio decine di vite umane, quelle dei Vigili del Fuoco, soli ad affrontare il dramma dopo la scellerata chiusura del Corpo Forestale dello Stato, e quelle di coloro che abitano in quello che, fino a poche ore fa, era il paradiso d’Abruzzo.

Non è possibile tacere di fronte a tale disastro e compito della politica e aprire la vertenza parco individuando le risorse necessarie per affrontare subito l’emergenza, tagliando tutto il superfluo oggi incluso nel Masterplan e dirottando quei fondi nella tutela del territorio, e sul tema prepareremo atti tipici da portare in Consiglio regionale”.

Lo ha ufficializzato il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri commentando quanto sta accadendo sul Morrone.

“Tutto lascia purtroppo pensare di essere dinanzi a incendi dolosi che stanno massacrando il cuore del Parco Nazionale – ha detto il Capogruppo Sospiri – con inneschi a ripetizione che sfruttano il vento distruggendo ettari di area verde naturale. Nelle ultime ore abbiamo assistito al drammatico salvataggio di persone che stanno ancora rischiando di perdere la propria casa, mentre decine di vigili del fuoco stanno mettendo a repentaglio la propria vita per tentare di arginare le fiamme.

Immagini che hanno letteralmente sconvolto tutti, con la montagna completamente avvolta da un fuoco che ieri notte e ancora sino a questa mattina sembrava non avere limiti e che continuava a scendere verso valle. Ma ora, superato necessariamente lo shock, è evidente che vanno individuate le misure per intervenire e salvare il nostro Parco Nazionale.

Nel corso dell’ultima seduta del Consiglio regionale, l’11 agosto scorso, abbiamo approvato lo stanziamento di nuovi fondi per la prevenzione degli incendi, ma questo, evidentemente, non è bastato. Chiaramente quegli incendi sono la fotografia più chiara e disarmante di quanto sia stata scellerata e dissennata la scelta di smantellare il Corpo Forestale dello Stato, che in Abruzzo ha sempre garantito la massima vigilanza sul territorio e che nel 2007, esattamente dieci anni fa, proprio attraverso la propria vigilanza, era riuscita ad arginare il dramma causato da un’altra serie di roghi dolosi, salvando le nostre montagne.

Oggi tutto questo è mancato, prima sul fronte del Gran Sasso-Rigopiano, oggi sul fronte del Morrone dove tutto è bruciato. E se oggi non riusciamo più neanche a proteggere un Parco Nazionale dai criminali, forse chi governa il territorio regionale dovrebbe porsi più di una domanda sulle proprie capacità amministrative, oltre che sulla propria utilità.

Ovviamente non finisce qui:

apriremo una riflessione pubblica su quanto sta accadendo in Abruzzo e sulle nostre montagne, sui fondi messi a disposizione in bilancio per fronteggiare l’emergenza che va prevista in una regione che conta diversi Parchi Nazionali, sulle capacità della Regione Abruzzo di svolgere il proprio compito di vigilanza, e su quanto andrà fatto da qui a fine anno per salvare ciò che resta dei nostri Parchi, tagliando quanto di superfluo è contenuto del Masterplan del Governatore D’Alfonso e dirottando tutti i fondi per la tutela del nostro ambiente, monti, mare, fiumi”.

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