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Abruzzo, Masterplan e fondi A24 e A25: la replica del M5S

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I consiglieri regionali Marcozzi, Smargiassi,  Pettinari,  Ranieri e Mercante sottolineano che non c’è alcuno scippo perché ad autorizzare il Ministero all’anticipazione dei fondi Masterplan è stata la Giunta D’Alfonso con delibera 499 dello scorso 9 luglio

PESCARA –“Termina oggi la pantomima montata dal PD, capofila il presidente reggente Lolli. Una fake news portata avanti per 5 giorni, complice parte della stampa locale, da tutti gli esponenti del PD abruzzese di ogni ordine e grado, compresi quelli presenti alla Giunta regionale che il 9 luglio scorso ha autorizzato il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a prendere in prestito – e non a scippare, come propagandato ipocritamente dal PD – i fondi destinati agli interventi ricompresi nel Masterplan” così i consiglieri regionali M5S Sara Marcozzi, Pietro Smargiassi, Domenico Pettinari, Gianluca Ranieri e Riccardo Mercante nella conferenza stampa “verità” tenuta ieri a Pescara.

“La delibera 499 del 9 luglio scorso a firma Luciano D’Alfonso e alla presenza di Lolli, Pepe, Paolucci, e Berardinetti prevedeva esattamente quanto riportato del Decreto Genova e cioè di consentire, per la messa in sicurezza antisismica delle autostrade A24-A25, in via anticipata, l’impiego di fondi FSC ‘assegnati – recita letteralmente l’atto – e non trasferiti in favore della Regione Abruzzo e che non possono essere oggetto di copertura di SAL entro il 31.12.2018, perché non riferibili a procedure contrattuali esecutive o in esercizio’” svelano i 5 stelle.

Lo aveva ben spiegato il MIT nella nota di lunedì scorso nella quale si precisava:

“Come richiesto dalla stessa delibera regionale, i fondi sarebbero stati reintegrati entro i termini temporali dell’esercizio di bilancio 2018. La norma contenuta nel dl Genova, con una copertura dell’intervento fissata dal MEF, ha provveduto ad utilizzare momentaneamente i fondi laddove c’è cassa, ossia i Patti territoriali, e ha stabilito di rimodulare, attraverso il Cipe, il Piano operativo FSC 2014-2020, che ha molte risorse in termini di competenza, in modo da rifinanziare con somma analoga il Masterplan Abruzzo”.

Solo una anticipazione di cassa, dunque, NESSUNO SCIPPO, nessun furto, nessuna sottrazione e neanche alcun ritardo! Il Governo del M5S ha stanziato 192 milioni di euro in favore della messa in sicurezza di A24/A25!

A testimonianza di ciò le dichiarazioni rese dall’allora presidente D’Alfonso al quotidiano Il Centro il 10 luglio scorso.

Dice D’Alfonso: “Il Ministro dei lavori pubblici e oggi il capo di gabinetto ci hanno chiesto di autorizzare spazi finanziari dei nostri finanziamenti per completare i lavori a settembre ottobre. Il Ministero si è impegnato a restituirci la somma nell’arco di 3-4 mesi o al più tardi dopo la legge di bilancio e la legge finanziaria” dunque i fondi sarebbero rientrati nelle disponibilità della Regione a partire dal 2 gennaio 2019, esattamente come dichiarato pochi giorni fa dal Ministro Toninelli. L’operazione era possibile, precisava D’Alfonso “perchè i fondi non sono riferibili a procedure contrattuali esecutive o in esercizio e quindi non sono destinati a copertura Sal cioè al pagamento di stati di avanzamento dei lavori”.

Già questo potrebbe bastare a far luce sulla becera e ipocrita propaganda portata avanti negli ultimi 4 giorni, ma vi è di più. Il 10 luglio, la senatrice PD Stefania Pezzopane, oggi in prima linea contro il Governo, dichiarava all’ANSA: “Una soluzione fattibile la partita di giro con l’anticipazione da parte della Regione di fondi che resterebbero comunque inutilizzati in attesa che si ultimi l’iter progettuale di varie opere pubbliche finanziate del Masterplan. Un’operazione che è già stata fatta per sbloccare in Abruzzo altri interventi”.

Ma l’ipocrisia è bipartisan e alle critiche avanzate dai consiglieri regionali Febbo e Sospiri di Forza Italia basta rispondere con quanto dichiarato dall’On. Antonio Martino a margine dell’incontro dedicato a questa anticipazione di cassa tenuto in regione Abruzzo il 10 luglio scorso cui parteciparono anche Cesare Ramadori e Mauro Fabbris per Strada dei Parchi, Luciano D’Alfonso, Luigi D’Eramo (Lega), Nazario Pagano (FI), Stefania Pezzopane (PD) e Gaetano Quagliariello (UDC), tutti insieme appassionatamente.

Dichiarava Martino solo tre mesi fa: “Quando le aziende e la politica interloquiscono su opere strategiche è sempre un dato positivo visto che loro rappresentano i giusti interessi economici, noi rappresentiamo le esigenze dei cittadini”.

“E’ una vergogna la propaganda di falsità, la strumentalizzazione che abbiamo dovuto subire in questi ultimi 5 giorni ha raggiunto livelli inesplorati. E’ imbarazzante la capacità di certi soggetti di mentire spudoratamente ai cittadini abruzzesi sia nel merito delle questioni che nella narrazione dei fatti. Ma non ci stupisce. Da decenni prendono in giro gli italiani e gli abruzzesi e le loro attuali percentuali di gradimento testimoniano che il loro tempo è finito, la loro credibilità è pari a zero. Quello che è maggiormente inaccettabile, invece, è la memoria corta della “stampa di servizio”. A servizio di chi? Non certo degli abruzzesi che hanno dovuto subire 5 giorni di terrorismo mediatico, di bugie e di propaganda di regime” attaccano i 5 stelle. Dov’erano stampa e partiti in questi anni di ammaloramento dei piloni di A24 e A25? Dov’erano stampa e partiti nei bui decenni in cui i contratti di concessione sono stati nascosti ai cittadini?

MA ENTRIAMO NEL MERITO:

La Giunta regionale abruzzese ha deliberato, in data 9 luglio 2018 (D.G.R. n. 499) di “prendere atto” del contenuto del D.L. 31/2017 convertito con modificazioni in legge 123/2017 (decreto Mezzogiorno).

Peraltro, nella parte dispositiva, laddove si cita l’articolo 16 bis (“contributo per interventi di ripristino e messa in sicurezza sulla tratta autostradale A24 eA25”), il testo non è aggiornato alla legge di bilancio per il 2018 (il comma 725 dell’articolo 1 della legge 205/2017, di cui evidentemente la Giunta abruzzese non si è avveduta, tanto per mettere i puntini sulle “i” sull’incompetenza di questi soggetti): in quella sede, il Legislatore aveva infatti incrementato di 58 milioni di euro per l’anno 2018 quella dotazione, a valere sempre sul Fondo Sviluppo e Coesione.

La Giunta deliberava di consentire, nell’imminenza e per intervenire con urgenza sulla rete autostradale abruzzese, l’utilizzo dei fondi FSC assegnati e non trasferiti in favore della Regione Abruzzo e che “non possono essere oggetto di SAL entro il 31/12/2018, perché non riferibili a procedure contrattuali esecutive o in esercizio”.

Precisava di “rendere disponibili” quelle risorse fino alla nuova legge di bilancio per il 2019.

Ora, non sfugge la contraddittorietà nel comportamento dei medesimi rappresentanti dell’esecutivo abruzzese: per la norma contenuta all’articolo 16 del D.L. 28/9/2018, n. 109 (decreto per Genova), che (oltre a prevedere coperture per gli interventi anche per l’anno 2019, nella misura di 142 milioni) fissa correlativi incrementi sul FSC dal 2021 al 2025 e specifica che il CIPE debba provvedere “alla conseguente rimodulazione a valere sulle assegnazioni per interventi già programmati nell’ambito dei Patti di sviluppo” sottoscritto con la Regione Abruzzo, la Giunta regionale ha reagito “alzando barricate” e parlando addirittura di scippo del governo a danno del Masterplan abruzzese. Non di meno alcuni arguti giornalisti i quali, in modo totalmente gratuito e infondato, hanno sostituito la parola “rimodulazione” con “taglio”.

E’ invece evidente che la modalità operativa per la quale la Giunta si era mostrata disponibile appena 90 giorni fa è assolutamente identica a quella stabilita nel decreto per Genova: non si tratta affatto di una sottrazione di finanziamenti, ma dell’uso di una “provvista” finanziaria, sì giuridicamente assegnata alla Regione (con la delibera CIPE 16/2016), sì oggetto di una programmazione accordata con il Governo, ma invero non ancora costituente “cassa” per la Regione medesima.

Questo per una ragione molto semplice e testuale: la delibera CIPE prevede il pagamento in via anticipata alla regione “beneficiaria” del 10% di 753,4 milioni assegnati. Va precisato che ad oggi, Regione Abruzzo ha sottoscritto convenzioni per 700 milioni di euro e caricato schede sulla piattaforma dedicata per 559 milioni di euro circa.

Dunque l’Abruzzo dispone già di oltre 50 milioni di euro circa di cassa per fare fronte ai primi pagamenti.

“Piuttosto ci sarebbe da chiedere alla Giunta: 1. Che cosa ne stanno facendo di questa rilevante quantità di denaro? 2. Quali percentuali di pagamento sugli anticipi è stata effettuata? 3. Qual è lo stato di avanzamento dei progetti? 4. Quanti trasferimenti sono stati effettuati nei confronti dei soggetti attuatori? Ad oggi, non è dato sapere. Non esiste alcun documento in regione Abruzzo che possa evidenziare quante risorse siano già state erogate da Regione Abruzzo ai Soggetti attuatori” dichiarano Marcozzi, Pettinari, Smargiassi, Ranieri e Mercante “Una situazione inaccettabile per la quale ci aspettiamo che queste domande siano rimbalzate sulla stampa, a doppia pagina, almeno per i prossimi 5 giorni!”

E’ importante notare che, ad oggi, scorrendo i singoli progetti sul sito “Open Coesione”, non risultano effettuati pagamenti da parte dei soggetti attuatori e non è in alcun modo reperibile il dato delle procedure di gara realmente avviate.

Inoltre, la delibera CIPE prevede che l’85% dell’importo assegnato a ciascun intervento venga successivamente versato a titolo di rimborso delle spese sostenute. Ciò presuppone non solo l’avvio dei contratti (il cui termine decadenziale è stato spostato dalla delibera CIPE del 28.2.2018 in avanti dal 31/12/2019 al 31/12/2021, proprio a causa dei ritardi nella firma delle convenzioni e nell’avvio dei lavori da parte degli assegnatari), ma la materiale effettuazione di pagamenti a presentazione di stato avanzamento lavori. A tal proposito, si precisa che, ad oggi, se non fosse arrivata la proroga da parte del CIPE, Regione Abruzzo avrebbe perso 50 Milioni di euro a causa dell’incompetenza di questa Giunta!

Realisticamente, vista la natura complessa di molti degli interventi previsti nel Masterplan, ciò potrà avvenire, per la maggior parte di essi, non prima del 2020-2021 e la stragrande maggioranza degli interventi non sarà consegnata prima del 2024-2025.

Ora, tenendo presente che l’operazione contabile posta in essere con il decreto per Genova non sottrae risorse(!), come più volte ribadito, ma semplicemente stabilisce l’utilizzabilità immediata di una parte della cassa (che altrimenti resterebbe momentaneamente inutilizzata da Regione Abruzzo) per la messa in sicurezza delle autostrade ed il pieno reintegro delle disponibilità a partire dal 2021, è evidente il carattere del tutto strumentale delle proteste della giunta abruzzese. Soprattutto in ragione dell’impegno del Ministro Toninelli a restituire il prestito – non lo scippo (!) – al più tardi in legge di stabilità, dunque tra un paio di mesi o, in alternativa, a reperire le risorse a valere sulle quote non vincolate nel Fondo FSC per evitare che i progetti del Masterplan abruzzese possano avere dei ritardi, anche in linea astratta, nei rimborsi da parte dello Stato.

“Speriamo che questo chiarimento puntuale e documentale metta fine, una volta per tutte, al vergognoso comportamento degli esponenti del PD coinvolti e di quella parte della stampa che ha avallato mistificazione e terrorismo mediatico nei confronti delle centinaia di imprese coinvolte nel Masterplan”.

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Redazione
Tags: M5S

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