L’AQUILA – E’ stata approvata nel corso dell’ultima seduta del Consiglio Regionale dello scorso 17 settembre, la legge regionale n. 426/2012 denominata “Procedimento amministrativo, sviluppo dell’amministrazione digitale e semplificazione del sistema amministrativo regionale e locale“, presentata dai consiglieri regionali Carlo Costantini, Ricardo Chiavaroli, Nazario Pagano e Gianfranco Giuliante.
Studi effettuati dalle associazioni di categoria fanno emergere che ogni impresa impegna circa 35 giorni l’anno per le procedure amministrative; questo rappresenta un costo per il paese di circa 70 miliardi di euro, che coincidono con 4 punti di Pil.
La legge n. 426/2012 formata da 51 articoli, si prefigge di agire sull’attività della Pubblica Amministrazione attraverso tre punti fondamentali: la disciplina dei procedimenti amministrativi regionali e locali, la digitalizzazione dell’amministrazione regionale e la semplificazione del sistema amministrativo regionale e locale affinché possa essere efficace, efficiente e al servizio della collettività.
Per quanto riguarda le disposizioni generali, tra i primi punti si evidenzia l’automatismo del fissaggio del termine entro il quale la P.A. deve concludere i procedimenti. In mancanza di tempi prestabiliti, il termine viene automaticamente ridotto a 30 giorni con conseguenti sanzioni per le pratiche effettuate con ritardo e relativo indennizzo a favore delle aziende o dei cittadini che subiscono un danno imputabile alla Regione.
In relazione al secondo punto, vengono favorite le procedure di digitalizzazione volte a garantire la trasparenza, la riduzione dei tempi e la semplificazione dell’attività amministrativa regionale e locale. Nell’ambito del processo verrà istituito un Tavolo per la semplificazione il quale coadiuvato da un Nucleo Tecnico, avrà il compito di identificare quei procedimenti amministrativi con maggiori criticità e formulare proposte da sottoporre all’approvazione del Consiglio regionale.
«Con l’approvazione all’unanimità da parte del Consiglio abbiamo avviato una vera rivoluzione epocale – ha commentato Carlo Costantini (Mov139)-. Un percorso che restituisce centralità ai cittadini ed alle imprese in tutte le loro relazioni con la pubblica amministrazione regionale e locale. L’esigenza di riformare l’intero meccanismo di funzionamento dell’amministrazione si pone in linea con le politiche di semplificazione normativa ed amministrativa perseguite negli ultimi anni e che hanno ricevuto un forte impulso soprattutto dalle disposizioni contenute nei cosiddetti decreti “Salva Italia” e “Cresci Italia” ».
«Un apparato lento, complesso ed inefficiente scoraggia la competizione tra imprese e non favorisce la crescita del sistema economico e produttivo del paese – ha proseguito Costantini-. Pertanto misure volte da un lato ad alleggerire l’azione amministrativa e, dall’altro, a favorire una maggiore partecipazione dei cittadini ai procedimenti amministrativi, congiuntamente alla digitalizzazione del sistema, faciliteranno una riforma radicale del sistema amministrativo regionale in senso di maggiore efficacia, efficienza, economicità, trasparenza ed imparzialità e contribuiranno alla riduzione di residue aree strategiche che ancora oggi sfuggono alle regole della trasparenza e al controllo delle categorie interessate. Una legge che introduce nuovi diritti per i cittadini e le imprese; diritti che per poter essere esercitati devono essere conosciuti. Fondamentale in questo, il mondo dell’informazione».
«Un grande passo avanti sulla via della semplificazione amministrativa e della trasparenza della Regione Abruzzo, che in questo campo ora si pone all’avanguardia in Italia – ha affermato Ricardo Chiavaroli-. Sottolineo che la legge in questione ha l’obiettivo di snellire e informatizzare tutte quelle pratiche burocratiche della pubblica amministrazione che rappresentano una perdita di denaro e tempo per le imprese private. Nel suo complesso si tratta di una riforma strutturale di enorme portata che segnerà una modernizzazione della macchina amministrativa senza precedenti, grazie all’introduzione di importanti, quanto necessari elementi di sburocratizzazione, informatizzazione e semplificazione dei procedimenti amministrativi».
Ecco una sintesi delle disposizioni più significative.
P.d.L. n. 426/2012, ad oggetto “Legge organica in materia di procedimento amministrativo, sviluppo dell’amministrazione digitale e semplificazione del sistema amministrativo regionale e locale”, approvato nella seduta del Consiglio Regionale del 17.09.2013.
A chi si applica: (art. 3)
A Regione, enti dipendenti, enti locali per tutte le funzioni conferite dalla Regione e gestori anche in forma privata di servizi di interesse regionale (ad esempio, ARPA, GTM, Sangritana etc.)
Le principali novità che introduce:
1) Fine dei provvedimenti “a pioggia” (art. 5)
Ogni contributo è vincolato per legge alla predeterminazione di criteri validi per tutti i potenziali beneficiari.
2) Trenta giorni per chiudere una pratica(artt. 7-8)
La Regione ha 120 giorni per stabilire – motivandolo – per quali pratiche non bastano 30 giorni. Trascorsi 120 giorni, per tutti i procedimenti sarà vincolante il termine massimo di 30 giorni.
3) Ridotto lo stipendio del dipendente che ritarda (art. 11)
Il ritardo costituisce elemento di valutazione della performance individuale del dipendente, al momento della determinazione della relativa indennità.
4) Se un addetto ritarda, un altro già preordinato a sostituirlo (art. 11)
Se l’interlocutore del cittadino o dell’impresa ritarda, l’organizzazione interna ha già pronta la figura preposta a sostituirlo, assumendone tutti i poteri.
5) Introdotta la figura del Responsabile della celerità del procedimento (art. 12)
Prevista all’interno dell’Ente la figura con la quale prendersela, nel caso in cui l’obiettivo nel suo insieme non fosse raggiunto.
6) 1.000 euro di indennizzo in automatico per il ritardo(art. 13)
Decorso il trentesimo giorno, 100 euro al giorno di indennizzo per chi subisce il ritardo, fino ad un massimo di 10 giorni; fermo in ogni caso il diritto di agire per il risarcimento del danno.
7) Fine delle code agli sportelli; gestione delle pratiche interamente online (art. 24)
Assicurata la via telematica per la gestione delle pratiche: per farlo sapere a tutti, diventa obbligatorio renderlo noto nelle comunicazioni di avvio dei procedimenti.
8) Se vuoi sapere qualcosa, non devi più spiegare perché (artt. 31-32-33)
In linea di principio, il diritto di accesso agli atti è riconosciuto a tutti, senza più l’obbligo di motivazione.
9) Istituita la Banca dati dei procedimenti amministrativi (art. 38)
Quello che depositi una volta finisce, insieme a tutto il resto, in questa Banca dati, per fare in modo che quello che viene depositato una volta, non debba mai più essere depositato di nuovo.
10) Istituito il Piano di semplificazione amministrativa(art. 47)
La semplificazione diviene un obiettivo per il quale la Giunta Regionale è obbligata a redigere ed attuare, ogni due anni, un Piano di semplificazione amministrativa.
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