Rischia di saltare anche l’ultimo presidio del territorio ferito dal terremoto caratterizzato da una prevalente economia agricola con una significativa presenza di coltivazioni di pregio e allevamenti che è possibile salvare solo se la ricostruzione andrà di pari passo con la ripresa del lavoro, che in queste zone significa soprattutto cibo e turismo.
Insieme agli animali sopravvissuti dalle stalle crollate ci saranno anche i prodotti locali salvati dalle macerie che rischiano pero’ ora di sparire per le difficoltà del mercato locale provocate dalla crisi del turismo e dallo spopolamento dovuto all’esodo forzato ma anche ai ritardi nella costruzione degli alloggi temporanei.
Sarà presentato il Dossier Coldiretti sul “Terremoto nelle campagne” e distribuito un inedito filmato – denuncia sui gravi ritardi della ricostruzione nelle aree rurali dove si sommano inefficienze, incompetenze e furberie.
All’iniziativa sarà presente il presidente nazionale della Coldiretti Roberto Moncalvo insieme a tutti rappresentanti dell’organizzazione delle diverse realtà locali e ai Sindaci dei comuni rurali colpiti dal sisma.
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