Riceviamo e pubblichiamo la nota del presidente della Commissione di vigilanza Mauro Febbo
L’AQUILA – “Soliti dubbi e probabile ennesima bufala con le nuove nomine del presidente D’Alfonso. Dopo la gaffe dell’incarico a Claudio Ruffini al quale lo stesso ex Consigliere regionale ha rinunciato ecco sfornata una nuova presidenza, questa volta in Abruzzo Sviluppo spa appannaggio di Manuel De Monte”. E’ quanto dichiara il presidente della Commissione di vigilanza Mauro Febbo.
“Anche in questo caso– spiega Febbo – esistono enormi perplessità e per questo mi attiverò come Presidente della Commissione di Vigilanza per fugarle e ristabilire il principio della trasparenza: sarà convocato pertanto il direttore generale Gerardis. Leggendo lo statuto di Abruzzo Sviluppo spa e tenuto conto della sentenza n. 25797 del 22 ottobre 2013 delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, De Monte non potrebbe ricoprire il ruolo di presidente. La sentenza stabilisce come “colui che esercita la professione di avvocato può assumere la carica di Presidente del consiglio di amministrazione di una società commerciale, a condizione che in virtù di tale carica egli non abbia effettivi poteri di gestione dell’impresa”. L’attuale disciplina contenuta nell’articolo 18 della Legge 247/2012 prevede, fra l’altro, che la professione di avvocato è incompatibile “con la qualità di amministratore unico o consigliere delegato di società di capitali, anche in forma cooperativa, nonché con la qualità di presidente di consiglio di amministrazione con poteri individuali di gestione”. Leggerezza, approssimazione, scarsa lucidità sono le peculiarità di questo Governo regionale che continua a inanellare una serie infinita di bufale – conclude Febbo – e restiamo in attesa di sapere se e quando De Monte sarà costretto a rinunciare al suo incarico”.