L’AQUILA – “Previsioni economiche catastrofiche, una ‘potenza di fuoco’ che non è stata nemmeno quella di un fiammifero, eppure si persevera a giocare con decreti (salvo intese) inconsistenti e soprattutto ci si dimentica a oltranza che se tutta l’Italia vive una grave crisi, per le aree terremotate questa va a infierire su problemi irrisolti ai quali si continua a omettere di dare risposta”. Lo dichiara Gaetano Quagliariello, senatore del collegio L’Aquila-Teramo.
“I problemi posti dai sindaci dei crateri dell’Aquila 2009 e del Centro Italia 2016-2017 – prosegue Quagliariello – non sono di natura né ideologica né corporativa. Si tratta del minimo sindacale, dal punto di vista burocratico e finanziario, per poter portare avanti una ricostruzione che l’emergenza Covid ha reso ancora più difficile ma anche più urgente che mai. Eppure si è omesso di dare riscontro sia nella conversione di provvedimenti già in Parlamento, sia nel decreto che almeno a parole è stato varato in queste ore. Sentir parlare di semplificazione mentre non si agevola di una virgola il compito di chi vive ogni giorno nei crateri sismici e tenta di riportare a vivere le proprie comunità – conclude – è una beffa oltreché un danno incalcolabile al quale continueremo a chiedere in ogni sede che, seppur tardivamente, si ponga riparo”.
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