ORTONA – Al debutto la prima edizione di Abruzzo Wine Academy, il format ideato dal Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo per fornire un approfondimento – a una selezione di professionisti e appassionati – sulla variegata offerta enologica e sulle tante peculiarità che fanno dell’Abruzzo una delle regioni vitivinicole più innovative d’Italia. Un gruppo di esperti, sommelier, operatori e wine educators, sul territorio dal 27 al 30 novembre e provenienti da Canada, Stati Uniti e Cina, avranno l’opportunità di ampliare e perfezionare la loro conoscenza dei vini d’Abruzzo per poterli poi meglio raccontare sui mercati internazionali.
Durante i tre giorni di approfondimento, non mancheranno lezioni, degustazioni e visite al territorio e alle cantine. Due focus saranno dedicati alle DOCG, al mondo della cooperazione e al Trebbiano d’Abruzzo, il vitigno a bacca bianca più identificativo della regione. Un programma intenso, volto a cogliere anche gli aspetti meno noti e a valorizzare al meglio l’intera regione che vanta una percentuale di export del 40% dell’intera produzione, con un giro d’affari pari a 229 milioni di euro.
“Siamo particolarmente orgogliosi di presentare questo progetto a cui il Consorzio lavora da un po’ di tempo – racconta Alessandro Nicodemi, Presidente del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo. “Vogliamo formare – con approfondimenti sulla nostra variegata produzione vinicola – esperti del settore che possano diventare poi nuove voci e volti in grado di rappresentare e raccontare i vini d’Abruzzo nel mondo, migliorandone il loro posizionamento.” Lo speciale progetto di formazione ha riscosso grande interesse, come spiega Nicodemi: “Abbiamo ricevuto numerose candidature e intanto partiamo con una selezione di 24 professionisti, l’obiettivo è quello di arrivare nel medio lungo periodo ad avere una community che faccia da cassa di risonanza ai nostri vini ed al nostro territorio”, conclude il presidente del Consorzio.
Sarà Filippo Bartolotta, wine educator, a condurre le due masterclass propedeutiche a un esame finale per l’ottenimento del titolo di “Ambasciatori dei Vini d’Abruzzo”. Gli ambassadors sono sempre più necessari anche per svolgere un ruolo di mediazione culturale, professionisti in grado di avvicinare i consumatori al consumo responsabile e consapevole, prediligendo i vini a DOP e IGP.
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