Lo ha affermato l’Assessore Stefania Pezzopane ribadendo che l’Amministrazione comunale si propone di salvare l’Accademia dell’Immagine e far ripartire i corsi
L’AQUILA -L’Assessore Stefania Pezzopane è tornata sull’argomento Accademia ribadendo che l’obiettivo del Comune dell’Aquila è duplice: salvare l’Accademia dell’Immagine e far ripartire i corsi, attraverso l’istituzione di una sede distaccata della Scuola Nazionale di Cinema, Centro sperimentale di cinematografia.
Ha detto ancora la Pezzopane:
Le piccate risposte di questi giorni dimostrano con chiarezza che sulla questione c’è un nervo scoperto.
Sono lieta che grazie alle mie sollecitazioni l’argomento Accademia non sia più sotto traccia. Se la Regione rivendica un ruolo nella vicenda, non può che farmi piacere. L’assessore regionale incontri immediatamente i lavoratori in cassa integrazione e gli studenti, per garantire ai primi la tutela dei posti di lavoro e ai secondi la continuità didattica e il recupero dell’anno perso. Su entrambi i temi l’interesse del Comune è, e continuerà ad essere, assoluto.
Nell’ultima assemblea del 10 marzo, la Regione si era impegnata a nominare un commissario per l’Accademia. Non solo la nomina è rimasta lettera morta, ma da allora non abbiamo più ricevuto notizie. Pertanto chiediamo alla Regione di riconvocare immediatamente l’Assemblea dei soci, per renderci ufficialmente edotti nelle sedi competenti se si intende mantenere gli impegni assunti.
Quanto alla firma della Convenzione per l’istituzione della sede decentrata, ribadiamo, e ne abbiamo avuto conferma dal Presidente Marcello Foti, che le proposte migliorative avanzate dal Comune sono state approvate dal CdA della Scuola Nazionale di Cinema. Evidentemente Regione e Provincia, che non si sono mai adoperate in tal senso, sono insofferenti rispetto a questa nostra iniziativa e cercano ora solo di fare polemica politica. L’unica iniziativa che devono mettere in campo è quella di adoperarsi come istituzioni per riassumere i dipendenti e far ripartire i corsi. Se e vero, come affermano, che tutto è nelle loro mani, allora lavoratori e studenti non avranno difficoltà a capire di chi è la responsabilità di questo stallo.Non capisco, invece, dove l’assessore regionale possa aver letto o ascoltato alcune mie presunte dichiarazioni circa un esclusivo finanziamento del Comune dell’Aquila della Scuola. Il Comune farà la sua parte con un contributo di circa 25mila euro. Sarebbe infatti assurdo, e direi quasi ridicolo, che il Comune si accollasse le spese di una sede decentrata che dipende dal Ministero.
Il Comune ha in realtà da sempre sollecitato il Ministero ad entrare nella partita. Siamo riusciti nell’intento.