“I malintesi sono nati per mancanza di comunicazione tra il sottoscritto, la dirigenza e la proprietà. Probabilmente ho sbagliato in questa mancanza di dialogo, non accadrà più”
PESCARA – La società AcquaeSapone Unigross comunica di aver acquisito le prestazioni sportive del giocatore Leandro Esteban Cuzzolino, nato a Buenos Aires, Argentina, 31 anni, universale.
Dallo scorso aprile gioca nel Ferro Carril Oeste, ma tra un mese sarà di nuovo a casa: mancano quattro partite alla fine del campionato argentino, poi Cuzzolino tornerà a vestire la maglia nerazzurra.
Il mancino campione del mondo ha messo una pietra sopra al suo addio turbolento dell’estate 2015 dalla famiglia nerazzurra: “Prima ancora di sapere che ci sarebbe stata l’opportunità di tornare, mesi fa, avevo voluto chiarire con la famiglia Barbarossa, con l’amministratore Colatriano e con il ds D’Egidio quello che era successo tre anni fa. Ci tenevo a stare tranquillo con me stesso e con la società, per questo ho avuto un lungo colloquio privato con il presidente Nando Barbarossa, in cui ci siamo detti tante cose, che di certo non vanno rese pubbliche, e abbiamo fatto chiarezza sul passato. I malintesi sono nati per mancanza di comunicazione tra il sottoscritto, la dirigenza e la proprietà. Probabilmente ho sbagliato in questa mancanza di dialogo, non accadrà più”.
Torna all’AcquaeSapone Unigross e trova lo scudetto sulle maglie nerazzurre, quello che aveva perso nel 2014 in gara5 contro la Luparense, al Palaroma: “Il rammarico per quella finale persa me lo porto ancora dentro. Sono felicissimo per la società e per i ragazzi, in particolare per chi era in campo con me quella sera: Mammarella, Murilo e Calderolli”.
Torna a giocare a casa, avendo la famiglia a Pescara da tanti anni: “Sarà un vantaggio in più, un motivo in più per essere contentissimo del mio ritorno. Giocare per la squadra della mia terra d’adozione rende tutto ancora più bello. Poi ci sarà la Champions e la voglia di rimettermi in discussione è tantissima”.
Non ha ancora conosciuto Pérez, ma… “Ha sempre allenato grandi squadre, ho visto il gioco che ha dato ai ragazzi in questi mesi. Me ne hanno parlato in termini entusiastici, come di un professionista esemplare che chiede tanto lavoro ai giocatori. Per me sarà come ripartire da zero, per migliorare, crescere e mettere il mio mattoncino per la realizzazione di qualcosa di grande con questa maglia”.