L’obiettivo del progetto di ACS è quello di determinare una vera e propria rinascita del Teatro Comunale
TERAMO – Il progetto con il quale ACS ha vinto il bando pubblico di gara per la gestione del Teatro Comunale di Teramo non a caso si chiama “Il Teatro al centro della città”, perché la cultura, il fermento, la vivacità artistica che rendono vivo un teatro hanno sorprendenti ricadute su tanta parte dell’economia e del clima cittadino da poter essere realmente il cuore pulsante per la nuova vita dell’intera città.
L’obiettivo del progetto di ACS è quello di determinare una vera e propria rinascita del Teatro Comunale di Teramo, fino ad oggi chiuso per gran parte dell’anno e utilizzato solo per la stagione di prosa, i saggi di danza di fine anno e uno sparuto numero di appuntamenti annuali ormai entrati nella “tradizione”.
ACS vi porta nuovo vigore e nuova linfa, ciò che un vero programmatore deve fare per far vivere il Teatro tutto l’anno, per consegnare alla città un’offerta ampia e diversificata in cui la Stagione di Prosa si colloca sì al centro per investimenti e ritorni, ma che comprende anche la Stagione di Musica, con appuntamenti importanti e grandi orchestre, la Stagione Lirica, con due allestimenti che segnano il ritorno a Teatro dell’Opera, la Stagione di Danza che vedrà sul palco i grandi Balletti tra i più apprezzati in Italia e all’estero, la Stagione di Teatro ragazzi, che Teramo non ha mai avuto.
Il rinnovamento del Teatro nasce quindi dall’ampliamento e dalla diversificazione dell’offerta culturale, ma anche dall’apertura alle realtà di produzione locale, dallo scambio con network nazionali ed internazionali, dall’attività di formazione e, importantissima e centrale, dalla riqualificazione dell’immobile.
Proprio la riqualificazione dell’immobile, parte nodale del Bando di Gara indetto dal Comune e vinto da ACS, è il centro di questa chiamata alla partecipazione dei cittadini che dalle poltroncine rosse hanno applaudito attori e registi, che si sono lasciati emozionare dalle mille storie raccontate all’apertura del sipario, che hanno confermato con convinzione anno dopo anno il loro amore per il teatro.
A loro ACS vuole aprire gli occhi su una realtà fin’ora taciuta, e lo fa con uno spot denuncia, che mostra ciò che è nascosto dietro velluti rossi e luci del palcoscenico, ciò che muore per incuria e trascuratezza di decenni: muore il Teatro, che versa in condizioni critiche, che attende da decenni opere di messa in sicurezza, di bonifica, di pulizia, di sgombero, di restituzione di una dignità che ha perso.
Questo un gestore deve fare, aver cura della cosa pubblica come un padre di famiglia.
Qui il padre è stato sfruttatore per anni.
L’impegno di ACS di riqualificare il Teatro è decisamente imponente e visto lo stato dei locali chiunque avrebbe fatto marcia indietro, ma ACS è diversa, vive di sogni e di grandi idee così non si è lasciata spaventare e ha previsto un progetto di riqualificazione che chiama a raccolta investitori pubblici, finanziamenti ministeriali ed europei, sponsorizzazioni, grandi sacrifici e non ultimo dagli incassi, in primis quelli della Stagione Teatrale.
Ecco dunque il senso della nostra chiamata alla partecipazione dei teramani: la scelta di credere in ACS, la scelta di prenotare un posto con noi, la scelta di abbonarsi alla Stagione di Prosa e poi anche a quelle di Lirica, Teatro Ragazzi, Musica e Balletto, non è solo quella di godere di otto serate di grande teatro, ma la decisione consapevole di partecipare attivamente alla riscossa della città, alla riconquista della dignità di quella che ovunque è la casa della cultura, che fin ora invece sembra essere stata solo una fonte di profitto.
La ricchezza dell’offerta, l’apertura alle Associazioni, la reale disponibilità verso le produzioni dei giovani teramani, delle eccellenze italiane e internazionali, ha fatto sì che possiamo affermare con sicurezza che lo spazio per una ulteriore Stagione di Prosa oltre a quella di ACS non c’è.
“L’apertura verso chi ha programmato sino a quest’anno la Stagione c’è stata, una proposta di Stagione condivisa fatta con telefonate, incontri e persino PEC che non hanno avuto ad oggi alcun riscontro” dichiara il Presidente Federico Fiorenza “Vorremmo chiudere questa bagarre chiarendo che la prenotazione del posto a teatro potrà passare solo e soltanto attraverso ACS, l’unico e legittimo gestore del Teatro. ACS lascia ancora la porta aperta ad una Stagione condivisa che possa essere più ricca e sicuramente apprezzata dagli spettatori, e che sarebbe la più importante stagione d’Abruzzo. In mancanza di una risposta positiva in tal senso ACS andrà avanti con la propria Stagione che sarà l’unica ospitata dal Teatro Comunale”.