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Ad Atri al via “EtnoRock” 2012

da Redazione

La dodicesima edizione il 20 e 21 agosto

ATRI (TE) –  Agosto ricco di musica nella cittadina di Atri che  oltre ad ATRI MUSIC CAMP è pronta ad accogliere   “EtnoRock” 2012. Il festival, con il patrocinio del Comune di Atri, della Provincia di Teramo, il sostegno della fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo , organizzato dall’associazione “Suoni Migranti”, quest’anno alla sua dodicesima edizione proporrà, ancora una volta, due serate (20 e 21 agosto) all’insegna della multiculturalità. I concerti si terranno in piazza Duchi D’Acquaviva o, in caso di maltempo, presso il teatro comunale. L’ ingresso è gratuito.

Il programma prevede:

20 Agosto 2012

Ore 21:00 / AFRODESIR
Afrodesir è un progetto di musica afro basato sulla contaminazione. L’intento è quello di miscelare le diverse culture musicali dei musicisti che ne fanno parte. Il cantante e chitarrista di provenienza angolana, insieme al resto del gruppo italiano, contribuisce a dare vita ad un sound dove ogni stile musicale toccato perde alcune caratteristiche per fondersi con altre.
Il repertorio, composto da brani originali scritti in gran parte dal cantante Rogerio Celestino, insieme agli arrangiamenti nati dalla contaminazione del gruppo, crea una miscela che può definirsi a tutti gli effetti “world music”. Un’ itinerario che parte dall’Africa tradizionale e tocca Cuba, Jamaica, Capoverde, Brasile, nord-america e, di conseguenza, vari stili musicali: jazz, reggae, son cubano, samba, afro, musica araba. L’attività live rappresenta sin dall’inizio il cuore degli Afrodesir, che si sono esibiti in molti locali e festival del centro Italia.

Ore 22.00/ GABRIELE COEN – RAFFAELA SINISCALCHI QUINTET

“Ho visto nina volare”. Se ci fosse bisogno di dire o cantare qualcosa che ancora non sia stato detto o cantato, ecco un omaggio alla musica e alle parole di uno dei più grandi poeti del ‘900, Fabrizio De André.

Un organico timbricamente sospeso e particolare, Raffaela Siniscalchi alla voce, Gabriele Coen al sax e clarinetto basso, Stefano Saletti alle chitarre, bouzuki, oud e tzouras, Mario Rivera al basso elettrico e Roberto Pistolesi alle percussioni, si incontra – in esclusiva per EtnoRock – per interpretare con classe e raffinatezza alcune delle sue più belle canzoni, da quelle più conosciute a quelle rimaste nell’ombra, usando linguaggi diversi e solo apparentemente distanti, come il jazz e la musica etnica, nel rispetto dell’incredibile mondo poetico che De André ci ha regalato e che mai come oggi ritorna con un’incredibile attualità di contenuti.

21 Agosto 2012

Ore 21:00 / THE NIGGA SOUND

“The Nigga Sound” nasce dall’incontro di un fervente gruppo di giovani musicisti abruzzesi appassionati di musica Africana (Luigi Gentile alle Chitarre, Luca Falsetti alla Batteria, Davide Araneo al Basso, Cristian Caprarese alle Tastiere), con Adama Coby (voce e percussioni), famoso musicista Senegalese e figlio d’arte, trasferitosi nel 2010 in Italia.

Il concerto propone sonorità, stili e ritmiche appartenenti alla cultura occidentale africana, in particolare al Senegal, arrivando a fondersi con alcuni tra i più moderni generi nati in Africa negli ultimi decenni come l’Afrobeat, di cui Fela Kuti è stato il pioniere.

L’ensemble, benché nato nell’inizio del 2012, sta già lavorato in importanti contesti Etnici in Italia e presiederà in alcuni tra i più famosi Afro Festival Europei nei prossimi mesi.

Ore 22:00 / RAIZ & RADICANTO

Il nuovo progetto musicale che nasce dall’incontro di Raiz, storica voce degli Almamegretta, con il gruppo barese di musica popolare Radicanto, è denominato “Casa”. Una casa sonora, metafora di un luogo di musica immaginaria, mediterranea, meticcia, dove ci s’incontra per scambiarsi atmosfere e sensazioni.

Un concerto nuovo, potente e raffinato al tempo stesso, in cui l’universo sonoro della voce di Raiz s’intreccia agli echi delle corde, delle pelli e dei papiri che formano gli strumenti dei Radicanto. Dall’unione magica di questi due mondi nasce il racconto di una storia che inizia ma non ha fine, perché continua dentro di noi, nel mediterraneo che ci portiamo dentro. Un mediterraneo unito, rafforzato anziché diviso dalle differenze linguistiche, culturali, religiose.

Cantighe sefardite, salmi, canzone napoletana, fado portoghese, ritmi nordafricani, mediorientali, asiatici, insieme a brani d’autore di Raiz e degli Almamegretta riletti con ritmicità ed eleganza. Insomma, un piccolo atto di amore verso quelle culture che rappresentano lo sterminato patrimonio – culturale e musicale – dei tanti Sud del mondo.

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