ATRI (TE) – Ad Atri rimangono i servizi territoriali per l’agricoltura e quelli per la cultura. Ferretti “Un segnale di attenzione da parte della Regione nonostante la stagione dei tagli”.
Le azioni di riordino e riorganizzazione degli uffici e dei servizi della Regione non hanno toccato i servizi territoriali per l’agricoltura e i centri per i servizi culturali. Rimangono ad Atri, quindi, quali presidi territoriali della Regione, il Centro servizi culturale e l’Uta.
Ad esprimere soddisfazione la vicepresidente della Regione, Barbara Ferretti, consigliera comunale di Atri. “In una stagione di tagli vanno valorizzati gli sforzi dell’amministrazione regionale per valorizzare quei presidi territoriali che rendono più facile e più vicina la pubblica amministrazione. Nel caso di Atri c’è il riconoscimento della vocazione del territorio, con le sue tipicità agricole ed alimentari e le tante aziende che lavorano biologico: una scelta che va ascritta all’assessore regionale Dino Pepe che intende rilanciare la politica agricola anche attraverso la presenza di una rete diffusa di servizi. Così come viene riconosciuta la centralità storica e architettonica della città Ducale: un pilastro sul quale si è costruita una lunga stagione di manifestazioni di pregio sotto la regia accorta ed attenta del Centro servizi culturali”.