Pescara

Aeroporto d’Abruzzo. I lavoratori Enav replicano a Mattoscio

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PESCARA – Riceviamo e pubblichiamo la nota di una Rappresentativa lavoratori ENAV Aeroporto d’Abruzzo:

“Il presidente della Saga, durante la conferenza stampa per illustrare il bilancio Saga2016, afferma cose inesatte sulla questione razionalizzazione dei servizi di controllo dell’aeroporto di Pescara, in capo all’Enav.

Correttamente dice che una azienda quotata in borsa decide per sé stessa i livelli contrattuali del suo personale, ma commette un errore nel pensare che questo non abbia impatto su servizi aeroportuali.

La Saga deve avere a cuore questo aspetto. Le istituzioni devono perseguire l’impegno di mantenere alti i livelli di sicurezza e di qualità dei servizi per la collettività.

Mattoscio dichiara che per aeroporti minori come Pescara, al di sotto di 1 milione di passeggeri, è normale pensare di ridurre l’organico e lo stipendio del personale che vi opera. Prima considerazione : gli aeroporti sotto il milione di passeggeri non sono stati tutti razionalizzati, vedi Trieste che è ben al di sotto del milione di passeggeri ma è supportato anche da un servizio radar che a Pescara non è mai stato implementato.

Vengono citati aeroporti come Linate, Malpensa, Fiumicino per giustificare la differenza di servizio con Pescara. Ma si omette di dire che altri aeroporti minori come Alghero, Genova, Rimini, Olbia, non sono stati razionalizzati. Su questi aeroporti si è mantenuto un alto livello strategico. E i costi di questi aeroporti gravano anche sui servizi Enav di Pescara. Cioè Pescara contribuisce a pagare il servizio radar e il servizio strategico su altre realtà concorrenti. E questo a Mattoscio non può lasciare indifferente.

Inoltre, il servizio di Pescara Torre è centrale dal punto di vista della sicurezza delle operazioni di volo e di assistenza nelle condizioni di emergenza. E ridurre l’organico non è certamente una decisione di cui vantarsi.

Siamo certi che la sicurezza e i livelli di servizio forniti alle compagnie, ai reparti volo dei corpi dello Stato, ai passeggeri e alla cittadinanza che vive nei dintorni dell’aeroporto siano elementi di responsabilità che non è il caso di lasciare in mano al solo interesse di una società quotata in borsa, né alle sole organizzazioni sindacali che stipulano contratti di lavoro.

Ci preoccupa pensare che si possa ridurre l’organico che fornisce il servizio di controllo del traffico aereo su Pescara per mere ragioni economiche, peraltro di una società privata, e che anziché pretendere lo stesso livello di servizio di aeroporti nazionali di pari grandezza ( Trieste, Alghero per citarne due ) si giustifica tale scelta senza chiedersi se questo sia anche nell’interesse dell’Abruzzo. E per il mantenimento dei servizi di alto livello sugli altri aeroporti, a pagare è anche la regione Abruzzo.

Autolesionismo da manuale. Speriamo di non doverne mai pagare le conseguenze.”

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