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Affidamento in gestione dell’area celestiniana: La Civita, “Incredibile silenzio della giunta di Sulmona”

da Redazione

Luigi La CivitaSULMONA – “E’ incredibile come a distanza di ben 100 giorni dal consiglio comunale del 20 maggio scorso la giunta comunale continui a restare in un silenzio sospetto sulla vicenda amministrativa legata all’affidamento in gestione dell’area celestiniana in località Badia di Sulmona gravata da uso civico”.

Lo afferma, in una nota, il consigliere comunale di Forza Italia a Sulmona, Luigi La Civita (foto), che poi aggiunge: “Nonostante gli uffici della Regione Abruzzo abbiano confermato chiaramente l’illegittimità del percorso intrapreso dalla giunta Ranalli , in quanto non conforme alla Legge Regionale n.3/98, e nonostante sia stata inviata al Sindaco e al Segretario comunale una dettagliata nota che scandisce modalità e tempi per il mutamento di destinazione dell’area con il successivo affidamento a soggetti terzi, nessun atto amministrativo è stato adottato e nessuna commissione consiliare è stata convocata. Solito metodo al quale siamo abituati! Ma allora ci chiediamo perché stia accadendo tutto ciò”.

E’ possibile, si chiede La Civita, che la giunta comunale sia passata “da un illegittimo tentativo di affidamento diretto dell’area ad un lunghissimo silenzio proprio nel momento in cui tutto l’iter da seguire veniva definito? Dove è finito l’interesse da perseguire per il bene della collettività? Interessava loro una vera valorizzazione turistica e culturale dell’area o altro? Sollecitiamo chiarimenti in merito”.

Una cosa è certa, secondo l’esponente forzista: “Sulmona non può permettersi tempi di reazione così lunghi su tematiche di facile attuazione. E’ incredibile come puntualmente, di questi tempi, la politica a palazzo S.Francesco, pizzicata nella sua maldestra conduzione, manchi di quell’umiltà che normalmente dovrebbe accompagnare una buona amministrazione, che prima dovrebbe essere capace di tornare sui propri passi riconoscendo gli errori commessi e dopo dovrebbe immettersi sulla strada giusta nell’interesse della collettività”.

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