TERAMO – Si è svolta nel pomeriggio, presso la sala stampa del “Bonolis”, la conferenza stampa di presentazione del nuovo responsabile tecnico biancorosso Agenore Maurizi, che si è legato al sodalizio di via Irelli fino al prossimo 30 giugno. Classe 1964, nativo di Colleferro (RM), il neo-allenatore ha iniziato la sua carriera nel 2006 in qualità di selezionatore della Rappresentativa di Serie D, per poi guidare, sempre in Serie C, le panchine di Massese, Scafatese, Cavese, Pergocrema, Viareggio, Treviso, Paganese, Ischia Isolaverde, Lupa Roma e, nell’ultima stagione, la Reggina, portandola alla salvezza diretta.
È stato inizialmente il Direttore Generale Capaldi a motivare la scelta del club di sollevare Giovanni Zichella dal suo incarico: «La decisione è maturata ieri pomeriggio ed è stata condivisa da tutti i dirigenti. È stata sicuramente presa a malincuore perché avevamo tutti un ottimo rapporto con Gianni, ma fa parte del calcio. Ci siamo orientati su Maurizi perché rispetta in pieno gli obiettivi prefissati ad inizio stagione ed è abituato a lavorare con i giovani. Il resto dello staff tecnico rimane assolutamente invariato».
Gli ha fatto eco il Ds Federico: «Dispiace perché è una sconfitta per tutti, specialmente dopo una buona prestazione come quella di Rimini. Siamo però convinti della bontà dell’organico a disposizione e di come si possa e si debba fare molto di più, magari alzando il livello di concentrazione e di cattiveria in un campionato molto livellato come quello corrente. Dobbiamo voltare pagina ed iniziare a dare ai tifosi le soddisfazioni che meritano. Maurizi è un tecnico esperto, crede fermamente nei nostri calciatori e siamo fiduciosi nel suo operato».
Il nuovo allenatore del Diavolo Maurizi si è presentato così alla stampa: «Sono emozionato perché Teramo rappresenta una piazza esigente, calda e competente. È una grande opportunità quella concessami dal club, nata nel tardo pomeriggio di ieri. Il nostro, d’altronde, è un mestiere costantemente a rischio e siamo i primi a pagare in caso di risultati negativi. La mia idea è proiettata agli allenamenti ed all’importante sfida di mercoledì con il Fano. Dobbiamo operare insieme per l’obiettivo prefissato: sono abituato a lavorare e non sono affatto catastrofista sull’organico a disposizione, perché ho guidato squadre anche più giovani in passato. Non credo in moduli prestabiliti, ma solo nei principi di gioco: voglio un calcio di comando sia in fase di possesso che di non possesso, ma non c’è mai una ricetta unica, perché le situazioni vanno vissute quotidianamente e l’obiettivo è quello di portare i ragazzi ad uno stato ottimale».
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