E’ quanto dichiara il presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo a proposito delle dichiarazioni di Camillo D’Alessandro. “Poi mi domando – prosegue Febbo – perché risponde proprio lui e non il diretto interessato, l’assessore Pepe? Per quanto riguarda la chiusura degli uffici non certo io ad essermela immaginata ma esistono una serie di determine direttoriali le cui ultime in ordine temporale sono la n.82, la n.83, la n.84 del 15 febbraio scorso”.
“Non sa come replicare le denunce che non arrivano solo dal sottoscritto, ormai da mesi, ma anche dalle Organizzazioni Professionali politicamente vicine al centro sinistra e addirittura dalla Cgil oltre che da Cisl: perché non risponde a loro? Resta il fatto che la situazione all’interno degli uffici dell’agricoltura è assolutamente grave con ingenti ritardi di un’attività pesantemente ingessata e non in grado di rispondere efficacemente alle richieste dell’utenza. Perché non risponde sui fondi non spesi dell’ultima programmazione e soprattutto sui ritardi ormai ingiustificati sul nuovo Psr???? Mi auguro davvero che D’Alessandro sia consapevole di cosa stia facendo il suo governo regionale perché c’è il rischio che su di loro cadano le responsabilità di un disastro che l’Abruzzo e il suo comparto agricolo non possono davvero permettersi”.
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