Giovedì 14 gennaio
PESCARA – Giovedì 14 gennaio alle ore 17.30 al Mediamuseum di Pescara per la serie di incontri “Attualità culturale in dialogo” promossi dalla Fondazione Edoardo Tiboni per la cultura e l’Istituto nazionale di Studi crociani, Giovanni Benedicenti e Marco Presutti converseranno su “Il tema del ritratto” prendendo lo spunto dai saggi di Enrico Castelnuovo, Ritratto e società in Italia. Dal Medioevo all’avanguardia e di James Hall, L’autoritratto. Una storia culturale.
Spaziando da Giotto a Boccioni, passando per Masaccio, Tiziano e Bernini, il saggio di Enrico Castelnuovo affronta un tema centrale della storia dell’arte. Concentrando lo sguardo sull’Italia e prendendo in esame non solo dipinti, ma anche sculture in marmo o in terracotta e placchette in bronzo, l’autore indaga gli usi e le funzioni del ritratto, le sue trasformazioni a seconda dei contesti storici e sociali in cui fu impiegato, il modo in cui fu interpretato per rispondere alle domande dei committenti e alle attese del pubblico, il contributo dato dai grandi maestri alla sua evoluzione. Associando mirabilmente rigore dell’analisi e chiarezza didattica, Castelnuovo spiega come il materiale, il taglio, gli attributi contribuiscano a costruire l’immagine del ritrattato. Dai ritratti morali e civili del Quattrocento fiorentino a quelli piscologici di Giorgione, dagli State portraits di Raffaello ai popolani raffigurati dai maestri lombardi del Settecento, egli mette in evidenza gli snodi fondamentali di una storia secolare e restituisce il modo in cui i contemporanei guardarono e commentarono queste opere.
Nel saggio di James Hall si analizza invece l’autoritratto, il genere artistico che meglio di altri contraddistingue la nostra epoca; ma gli artisti moderni sono ben lontani dall’averne esaurito forza e potenzialità. Questo libro offre un’ampia panoramica storico-culturale dell’autoritratto a partire dall’antico mito di Narciso e dai cosiddetti «autoritratti di Cristo» fino al proliferare di autoritratti di artisti contemporanei. In questo brillante e vivido racconto l’autore dimostra come l’atto di ritrarsi faccia parte di una tradizione lunga secoli, e molti sono gli aspetti che l’autore prende in considerazione: l’importanza dell’«ossessione per gli specchi» in epoca medievale; il diffondersi del genere durante il Rinascimento; l’intensità degli autoritratti- confessione di Tiziano e Michelangelo; gli autoritratti comico-caricaturali e quelli «inventati» o immaginari; la mistica dello studio d’artista da Vermeer a Velázquez; il ruolo svolto dalla biografia e dalla geografia nei ritratti seriali di Courbet e van Gogh; la tematica sessuale e la figura del genio nelle opere di Munch, Bonnard e Modersohn-Becker; le identità multiple di artisti quali Ensor e Cahun; fino a toccare gli ultimi sviluppi del genere nell’era della globalizzazione. Lungo tutto il libro, Hall non smette mai di interrogarsi sui motivi che inducono gli artisti alla pratica dell’autoritratto, e trova risposte scavando nel loro mondo e nella loro mentalità. Un volume magnificamente illustrato, che riunisce le opere di numerosi artisti, tra i quali Caravaggio, Alberti, Courbet, Dürer, Emin, Gauguin, Giotto, Goya, Kahlo, Koons, Magritte, Mantegna, Picasso, Raffaello, Rembrandt e Warhol.
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