La campagna di sensibilizzazione contro l’abuso di alcol e le stragi del sabato sera è stata presentata ieri
PESCARA – Prenderà il via domani,21 dicembre,la seconda edizione della campagna di sensibilizzazione contro l’abuso di alcol e le stragi del sabato sera denominata ‘Notti Sicure’ e promossa dal Comune di Pescara in collaborazione con l’Aci e l’Associazione di volontariato del Modavi. Per dodici serate, ogni fine settimana in piazza Unione saranno distribuiti 500 kit monouso sublinguale per consentire ai giovani di verificare il proprio tasso alcolemico e, contemporaneamente sarà consegnato materiale informativo ai ragazzi che abitualmente frequentano il nostro centro storico, offrendo loro anche la possibilità di sottoporsi all’etilometro all’uscita dai locali . Nel caso si dovessero riscontrare livelli eccessivi di alcol,sarà data agli stessi ragazzi la possibilità di essere riaccompagnati a casa dai volontari del Modavi, per evitare di mettersi alla guida in condizioni non ottimali. Contemporaneamente una troupe del Modavi girerà lungo le strade di Pescara vecchia per sottoporre i ragazzi a delle videointerviste anonime che rappresenteranno poi materiale da utilizzare nelle scuole per corsi informativi.
Il Coordinatore della Consulta Giovani Vincenzo D’Incecco, nel corso della conferenza stampa convocata per presentare la seconda edizione dell’iniziativa, alla presenza del membro del Coordinamento Politiche giovanili Andrea Salvati, del Direttore dell’Aci Andrea Berardi e di Maristella Diodati del Modavi accompagnata da alcuni ragazzi volontari, ha detto:
“Il messaggio che vogliamo lanciare è ‘sì al divertimento nelle notti pescaresi, ma con il massimo rispetto per le vite nostre e altrui’. Già lo scorso anno con il Modavi abbiamo realizzato un progetto di prevenzione contro l’abuso di alcol tra i giovani frequentatori dei locali di sera, un progetto che ha riscosso un enorme successo tra i ragazzi e anche tra le famiglie e molti insegnanti, i quali ci hanno sollecitato a riproporre l’iniziativa. Per la seconda edizione abbiamo deciso di spostare la postazione del Modavi da via delle Caserme in piazza Unione, per essere più visibili. Cominceremo il 21 dicembre per proseguire ogni venerdì e sabato per 12 giorni, quindi sino a fine gennaio. Il messaggio che lanceremo ai giovani ovviamente non è quello di ‘non bere’, proibire è facile ma poco efficace con i ragazzi; piuttosto vogliamo insegnare loro a essere responsabili, dunque a controllarsi e a non guidare assolutamente dopo aver bevuto per non arrecare danni a se stessi e agli altri, fornendo anche alcune nozioni inerenti il codice della strada e, ad esempio, ricordando ai neo-patentati che per loro il livello limite di alcol consentito è pari allo zero”.
Ha detto il Direttore Aci Berardi:
“La nostra vuole essere una efficace attività di prevenzione, ricordando ai giovani che se con un livello di alcol nel sangue compreso tra lo 0,5 e lo 0,9 la probabilità di fare incidenti mortali è pari a 11, con un livello di alcol superiore allo 0,9 la probabilità sale a 380. Purtroppo, per certi versi, il problema dell’abuso di alcol è più grave dell’uso delle droghe, perché l’alcol è legale e si ignorano i rischi che si corrono guidando in stato di ebbrezza. Il messaggio dev’essere chiaro: ‘chi guida non deve bere’ e l’iniziativa di sensibilizzazione del Comune è assolutamente encomiabile”.
Ha detto Diodati:
Nella seconda edizione di ‘Notti Sicure’ abbiamo deciso di spostarci in piazza Unione perché abbiamo rilevato che è un’area di maggiore visibilità e possiamo essere avvicinati più facilmente dai ragazzi che frequentano il centro storico. La novità di quest’anno sarà la distribuzione, ai ragazzi che si avvicineranno al controllo dell’etilometro, di ben 500 stick sublinguali per il rilevamento del tasso alcolemico, uno stick che i ragazzi potranno tenere nel taschino e utilizzare nelle sere successive per un autocontrollo. Inoltre quest’anno apriremo un profilo facebook per ‘notti sicure’ proprio perché sono soprattutto i ragazzi che fanno abuso di alcol e il social network è sicuramente il mezzo più veloce per dialogare con loro, per spiegare loro i comportamenti da tenere quando guidano, ma anche per raccogliere le loro sensazioni. Il progetto prenderà il via venerdì e saremo presenti ogni venerdì e sabato sera dalle 23 alle 3 del mattino, distribuendo materiale informativo, chiedendo ai ragazzi di sottoporsi all’esame dell’etilometro volontario e, come lo scorso anno, è previsto che, dinanzi a situazioni estreme, proporremo ai ragazzi che non sono in grado di guidare, di riaccompagnarli a casa con i nostri operatori. Ovviamente ai ragazzi non vogliamo dire ‘bevi tranquillamente, tanto ti riportiamo a casa’, il messaggio piuttosto è ‘bevi, ma senza esagerare’, ed evidentemente dinanzi a situazioni di rischio accertate non potremo chiudere gli occhi, ma magari individueremo nel ‘gruppo’ il ragazzo che non ha bevuto e che avrà la responsabilità di riaccompagnare gli amici a casa. Ai ragazzi ancora distribuiremo materiale fornito dall’Aci, spiegheremo ai nostri giovani le conseguenze del consumo eccessivo di alcol avendo riscontrato in passato che gli stessi giovani sono spesso disinformati, spiegheremo loro quali sono i limiti di alcol nel sangue consentiti dalla legge e che, se ad esempio un bicchiere di birra viene smaltito dal corpo in mezz’ora, è bene non mettersi alla guida di un mezzo prima di un’ora-un’ora e mezza dal consumo di alcol. In altre parole vogliamo insegnare ai nostri ragazzi a gestire l’alcol in modo responsabile. Anche quest’anno realizzeremo poi un video dell’esperienza. Nella prima edizione di Notti Sicure abbiamo monitorato 451 ragazzi, tra cui 346 uomini e 105 donne queste ultime sempre più reticenti a sottoporsi alla prova. L’indagine ci ha permesso di verificare che innanzitutto l’abuso di alcol è più diffuso tra ragazzi culturalmente formati, diplomati, laureati, che tra giovani con un qualche disagio sociale, e infatti il 42 per cento dei ragazzi che sono risultati con un tasso alcolico superiore a 0,5 grammi per litro erano laureati; il 38 per cento studenti. La maggior parte dei frequentatori del centro storico sono giovani con una solidità economica, ossia 221 lavoratori, 191 studenti, che possono contare sull’aiuto dei genitori, e solo 38 erano disoccupati: tra i lavoratori, il 40 per cento aveva superato il limite di alcol consentito”.
“Parlare dei rischi connessi con l’abuso di alcol è forse oggi più urgente del problema droga – ha commentato Salvati -, perché la droga è illegale, mentre l’alcol no e quindi è un nemico ben più insidioso.