Parte oggi e si protrarrà fino al 14 luglio la quarta edizione di Funambolika: quest’anno tre nuovi modi di fare circo sorprendenti e completamente diversi fra loro che conciliano la migliore tradizione circense con le sue più nuove forme.
Saranno sul palco di Pescara i vincitori del Festival di Montecarlo, la migliore donna clown al mondo ed il magnifico Circus Klezmer. Tante insomma le sorprese di cui ci parla in esclusiva l’anima e l’ideatore di Funambolika, Raffaele De Ritis, considerato fra i più profondi conoscitori del circo al mondo.
Parliamo della prima serata di Funambolika.
Si parte con il “Gran Galà du Cirque”, un evento speciale che si potrà vedere esclusivamente a Pescara. Ogni anno registriamo il tutto esaurito perché riusciamo a portare nomi che sono delle eccellenze nel loro campo. In questa nuova edizione ci saranno artisti quasi tutti premiati al Festival di Montecarlo (giocolieri, trapezisti, trasformisti, acrobati) provenienti da diverse parti del mondo.
Si riuniranno dunque alcuni dei migliori talenti del Circo di Mosca che, usciti da questa leggendaria scuola, sono andati in giro per il mondo. Oltre a loro ci sarà un equilibrista bulgaro, Encho Koryazov, che fa delle cose straordinarie, ed è ritenuto il migliore sulla piazza attualmente. Poi il clown americano Rob Torres con un genere molto nuovo di comicità: prima di andare a New York, dove ha ottenuto un importante ingaggio, sarà proprio qui a Pescara.
Il secondo giorno arriverà una vera e propria leggenda del mondo dei clown, Gardi Hutter.
La seconda sera avremo lo show della leggendaria clown svizzera Gardi Hutter: è un incrocio fra il circo ed il teatro, poiché non si tratta di uno spettacolo parlato, ma sempre visivo in cui attraverso un clown è possibile raccontare una storia immaginaria un po’ “chapliniana” di una donna delle pulizie che con i propri oggetti inventa tutta una serie di avventure cavalleresche. Il circo nella sua accezione tradizionale è una cultura molto maschilista, come tutte quelle antiche che hanno il culto della famiglia. Dalla seconda parte del settecento anche nella realtà circense, come in tutte le arti, c’è stato l’accesso ad altri che l’hanno reinventato. La donna ha così acquisito un ruolo artistico pari almeno a quello dell’uomo.
Il finale sarà grandioso con il Circus Klezmer il 14.
L’appuntamento conclusivo sarà molto spettacolare: lo dice il nome stesso dell’ensemble, il Circus Klezmer … musica e cultura Klezmer unite. È come se arrivasse un circo da un villaggio ebreo dell’Europa dell’Est di chissà quale epoca. Il pretesto è una festa di matrimonio in cui tutto va storto con equivoci, c’è lo scemo del villaggio, si perdono gli anelli, il padre il tutto immerso in un’atmosfera di balli e musica con tutti artisti importanti che hanno vinto premi. Non vengono da famiglie ma da scuole circensi, si sono riuniti ed hanno creato questo spettacolo. Oltre ad ammirare numeri c’è dietro anche una storia. Quest’anno abbiamo come sempre prezzi per tutti, c’è la formula di abbonamento che è molto conveniente, ma la novità assoluta è l’introduzione del primo settore numerato, proprio per la grande affluenza riscontrata nelle scorse edizioni.