PESCARA – Si chiama SIA, Sostegno per l’Inclusione Attiva ed è una misura di contrasto alla povertà adottata dal Comune di Pescara in sinergia con la Regione che prevede l’erogazione di un sussidio economico alle famiglie in condizioni economiche disagiate, nelle quali siano presenti persone minorenni, figli disabili o donne in stato di gravidanza accertata. Il sussidio è subordinato all’adesione ad un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa e viene predisposto dai Servizi Sociali del Comune, in rete con i servizi per l’impiego, i servizi sanitari e le scuole, nonché con soggetti privati attivi nell’ambito degli interventi di contrasto alla povertà, con particolare riferimento agli enti non profit. Le iniziative dell’Amministrazione sono state illustrate stamane dal sindaco Marco Alessandrini, dall’assessore regionale al Sociale Marinella Sclocco e quello comunale Giuliano Diodati e dai tecnici e responsabili di progetto.
“Parliamo di una misura di sostegno sociale che si lega all’iniziativa di qualche giorno fa per l’inclusione di persone che hanno perso il lavoro – così il sindaco Marco Alessandrini – una risposta ai bisogni sociali che crescono e che vuole contrastare il fenomeno crescente della povertà, che prevede l’erogazione di una carta elettronica con un minimo di 80 a un massimo di 400 euro per aiutare la famiglia. Ci sono requisiti economici e condizioni familiari da considerare, una goccia al bisogno di sostegno sentito dalla comunità che registriamo ogni giorno e che ci vede in sinergia con la Regione e altri enti capaci di facilitarne l’erogazione”.
“Il SIA è frutto di un anno e mezzo di lavoro di tutti gli assessorati regionali che hanno creato questo strumento – dice l’assessore regionale alle Politiche Sociali Marinella Sclocco – Avevamo come punto di partenza la Social Card, proposta da Berlusconi e poi riproposta dal Governo Renzi che però non piaceva agli assessori al sociale delle Regioni. Così dopo un anno e mezzo di lavoro si è creato uno strumento che fosse vicino a una social card, ma più utile ed elastico. La sperimentazione ha rivelato situazioni davvero drammatiche sul territorio e gli interventi sono divenuti di inclusione attiva. Abbiamo all’attivo formazione dei dirigenti e dal 2 settembre partirà in tutti gli ambiti sociali e i cittadini potranno richiedere questa carta. La Regione avrà a disposizione 17 milioni di euro in tutto, saremo in cordata con INPS e Comuni per l’erogazione. A Pescara andranno circa 490.000 euro spalmati su tre anni, si comincia con 140.000 per il 2016 e i cittadini che hanno un reddito pari o inferiore a 3.000 euro nelle condizioni richieste (minore, disabile, altre situazioni di difficoltà) possono essere presi in carico: da parte loro devono dimostrare di aver compiuto un percorso di fuoriuscita dallo stato di bisogno. Ringrazio il Comune di Pescara per la reattività, già con la vittoria del bando di Abruzzo Inclusivo, lo scorso anno avevamo avuto un grande segnale in tal senso, il progetto scadrà ad ottobre. Fra questo e il SIA e tutte le misure previste dal piano sociale il Comune di Pescara potrà fare fronte a tantissime situazioni di difficoltà”.
“Abbiamo cercato di evitare di fare assistenzialismo puro per produrre un reinserimento nel mondo del lavoro delle persone in stato di difficoltà – aggiunge l’assessore alle Politiche Sociali Giuliano Diodati – Misure che ci consentiranno di dare un sostegno concreto a tutte quelle persone che vivono una condizione di disagio e vogliono rimettersi in gioco e riprendere un’attività lavorativa. Per questo abbiamo presentato il progetto interamente a carico del Comune M’Impegno per Pescara e per questo parteciperemo ancora e attivamente ad Abruzzo Inclusivo. Così vogliamo creare condizioni per chi vive condizioni di disagio e vuole riprendere un percorso lavorativo e ciò è importante. Per partecipare la modulistica si potrà scaricare dal sito del Comune, INPS e allo sportello URP del Comune tramite il segretariato sociale. Una misura che potrebbe essere a vantaggio di circa 400 persone, fino a esaurimento delle risorse”.
SCHEDA TECNICA
COS’E’ Il SIA. La Legge di Stabilità per il 2016 (legge 28 Dicembre 2015, n.208) prevede la definizione di un Piano nazionale di contrasto alla povertà. Il Piano adottato con cadenza triennale (2016 -2019) mediante D.P.C.M d’intesa con la Conferenza Unificata, prevede, tra le diverse iniziative, l’attuazione (avvio e consolidamento) del Sostegno per l’Inclusione Attiva (d’ora in avanti SIA) .
Il SIA prevede l’erogazione di un sussidio economico a nuclei familiari in cui siano presenti minori ovvero figli disabili o donne in stato di gravidanza, in condizioni di povertà, condizionale alla adesione di un progetto di attivazione sociale e lavorativa.
Il progetto viene predisposto dai Servizi Sociali del Comune, in rete con i servizi per l’impiego, i servizi sanitari e le scuole, nonché con soggetti privati attivi nell’ambito degli interventi di contrasto alla povertà, con particolare riferimento agli enti non profit. Il progetto coinvolge tutti i componenti del nucleo familiare e prevede specifici impegni per adulti e bambini, che vengono individuati sulla base di una valutazione globale delle problematiche e dei bisogni. Le attività possono riguardare i contatti con i servizi, la ricerca attiva di lavoro, l’adesione a progetti di formazione, la frequenza e l’impegno scolastico, la prevenzione e la tutela della salute. L’obiettivo è aiutare le famiglie a superare la condizione di povertà e riconquistare gradualmente l’autonomia.
REQUISITI. Il SIA nel 2016 sarà erogato ai nuclei familiari in possesso dei seguenti requisiti:
requisiti familiari: presenza di almeno un componente di minore età o di un figlio disabile, ovvero donna in stato di gravidanza accertata
requisiti economici: ISEE inferiore ai 3.000 euro
valutazione del bisogno: da effettuare mediante una scala di valutazione multidimensionale che tiene conto dei carichi familiari, della situazione economica e della situazione lavorativa, in base alla quale il nucleo familiare richiedente deve ottenere un punteggio uguale o superiore a 45.
I requisiti di accesso saranno verificati sulla base dell’ISEE in corso di validità.
Il sostegno economico verrà erogato attraverso l’attribuzione di una carta di pagamento elettronica, utilizzabile per l’acquisto di beni di prima necessità (da un minimo di Euro 80 al massimo di Euro 400).
COME FUNZIONA IL SIA. A partire dal 02/09/2016, i cittadini, in possesso dei requisiti di accesso previsti, potranno inoltrare il modulo di domanda al Settore Politiche per il Cittadino e Programmazione Sociale del Comune di Pescara (da presentare al Protocollo Generale del Comune).
La modulistica è reperibile:
On-line sul sito Istituzionale INPS (www.inps.it- link news del 8/08/2016)
presso l’Ufficio Relazione Pubblico del Comune di Pescara
presso sito Istituzionale del Comune di Pescara (www.comune.pescara.it -link Servizi al Cittadino – Politiche Sociali)
Per un supporto informatico sarà possibile rivolgersi al Segretariato Sociale il mercoledì e venerdì dalle 9.00 alle 12.00.
TEMPI. Entro 15 giorni lavorativi dalla presentazione della domanda, il Settore Politiche per il Cittadino e Programmazione Sociale del Comune di Pescara, dopo aver verificato il requisito relativo alla residenza e quello relativo al possesso di auto o moto veicoli, trasmetterà la richiesta all’INPS, che si impegnerà entro 10 giorni, a verificare ed accertare i requisiti relativi all’ISEE, ad eventuali prestazioni assistenziali in godimento e alla verifica della condizione lavorativa.
Accertata il diritto alla prestazione l’Inps calcolerà il punteggio in base ai parametri stabiliti.
Nel caso la domanda non risulti idonea il Comune di Pescara
comunicherà il rigetto della stessa al cittadino;
gestirà eventuali richieste di riesame dei nuclei che non risultano soddisfare i requisiti, comunicando quali a seguito del suddetto riesame, risultano esclusi definitivamente o ammessi.
Qualora la domanda sia idonea l’INPS disporrà il pagamento, a decorrere dal Bimestre successivo, rimandando alle Poste il compito di inviare la ‘card’ presso il domicilio del cittadino e, al Comune di Pescar, quello di :
predisporre entro 60 giorni dalla comunicazione dell’avvenuto accreditamento, un progetto personalizzato volto a superare le condizioni di povertà, reinserimento lavorativo e inclusione sociale attraverso il Servizio Sociale Professionale
Verificherà la permanenza delle condizioni di bisogno, la partecipazione al Progetto personalizzato; in caso di sussistenza dei suddetti punti, il Servizio Sociale Professionale dovrà comunicare all’Inps, e successivamente al cittadino coinvolto, il provvedimento di revoca del beneficio
Effettuerà, a campione, le verifiche ex post sul possesso dei requisiti tenuto conto delle verifiche già effettuate dall’INPS.
La definizione del progetto personalizzato di inclusione attiva sarà curata dal Servizio Sociale professionale che avrà il compito di:
Comporre un quadro di analisi della situazione socio familiare del beneficiario (Assestment), analizzando i bisogni, le informazioni sulla situazione e sui cambiamenti da effettuare per assicurare un benessere all’intero nucleo; il grado di occupabilità del beneficiario e le sue risorse interne ed esterne
La progettazione di azioni di intervento legate alla sfera occupazionale e di attivazione di risorse latenti, attraverso :
La definizione di obiettivi e degli impegni che il beneficiario dovrà sottoscrivere e rispettare
L’attivazione delle risorse formali e informali del beneficiario e dell’ambiente in cui vive
L’attuazione di interventi e servizi per l’inclusione attiva prevedendo l’attivazione di strumenti di formazione, percorsi di attivazione sociale e lavorativa e sostegno durante l’instaurazione di rapporti lavorativi.
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