Alanno, in Abruzzo i giovani scommettono sulla “terra”

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Imprenditori vs studenti: l’agricoltura sale in cattedra. Coldiretti all’istituto agrario di Alanno per spiegare il nuovo Psr

ALANNO (PE) – Il futuro dei giovani è nella terra. Si è visto chiaramente in occasione del convegno “Psr 2014-2020: nuove generazione tra opportunità e prospettive” che, promosso da Coldiretti Pescara, si è svolto ieri mattina nell’Istituto tecnico agrario Cuppari di Alanno, alla presenza oltre cento giovani tra studenti della scuola e aspiranti imprenditori agricoli, che proveranno ad insediarsi con il nuovo Piano di sviluppo rurale, recentemente approvato da Bruxelles. Un programma che in Abruzzo metterà a disposizione oltre 432 milioni di euro – di cui una parte cofinanziata dalla Regione – indirizzati per una gran parte a coloro che decideranno di fare agricoltura o puntare al miglioramento aziendale. Così, nell’aula magna straripante di “candidati” agricoltori, a parlare di quanto l’agricoltura abbia oggi ritrovato un grande appeal sono stati imprenditori, tecnici e amministratori. Dopo i saluti del sindaco di Alanno Vincenzo De Melis, del presidente di sezione Enisio Tocco e della preside Maria Teresa Marsili, sono intervenuti Fabio Di Pietro, responsabile dei fondi strutturali di Coldiretti Abruzzo con una panoramica sui contributi messi a disposizione dal Psr, e Pier Carmine Tilli, delegato regionale di Coldiretti Giovani Impresa, che ha riportato la sua esperienza di imprenditore insediato con il vecchio Psr evidenziando che “nel ritorno alla terra i giovani stanno cogliendo una straordinaria opportunità di sviluppo economico personale e collettivo”. “Oggi – ha detto Tilli – il 70 per cento delle imprese under 35 opera in attività che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche dall’agricoltura sociale alla cura del paesaggio o alla produzione di energie rinnovabili. Il risultato è che le aziende agricole condotte da giovani sono più grandi, più strutturate e, oltre ad avere un più alto numero di dipendenti, detengono un fatturato più alto della media”. Nel dettaglio poi è entrata la presidente di Coldiretti Pescara Chiara Ciavolich che, ricordando la sua esperienza di imprenditrice, ha evidenziato che “le numerose manifestazioni di interesse si trasformeranno a breve in vere e proprie domande di insediamento, confermando il rinnovato interesse per il settore primario e lascia ben sperare sul futuro della nostra agricoltura, che ha bisogno di ricambio generazionale, di quel dinamismo e di una sana voglia di innovare che è tipica delle giovani generazioni”.

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