PESCARA – In seguito all’incidente occorso al ponte del mare, contro il quale è piombata una delle draghe impegnate nell’escavazione dei fondali del porto, è stato effettuato ieri un sopralluogo dai tecnici del Comune, guidati dal Capo Dipartimento Amedeo D’Aurelio con il professor Mario De Miranda, progettista del ponte, giunto nelle prime ore del mattino a Pescara da Milano, per visitare l’asse e quindi ripartire, in attesa che gli vengano consegnati i nuovi rilievi.Per poter verificare, con esattezza, quali eventuali danni strutturali o meno potrebbero essere stati determinati dall’urto della gru del motopontone Cobra contro la campata ciclabile e, subito dopo, quella pedonale bisognerà entrare all’interno della pancia del ponte del mare. Entro la prossima settimana gli Uffici tecnici comunali individueranno un’impresa dotata di un cestello e delle attrezzature necessarie per smontare la carena, ossia il rivestimento esterno del ponte, per consentire l’ingresso dei tecnici che andranno a esaminare ogni più piccolo asse in acciaio. Nel frattempo verranno acquisiti dall’Università di Trento i dati forniti dai sensori posizionati sul ponte, che consentiranno di intercettare ogni possibile modifica dell’assetto della struttura , mentre già da lunedì il geometra D’Ambrosio avvierà i rilievi topografici, sei al giorno, per capire quali sono gli eventuali ‘movimenti’ dell’antenna centrale e delle due campate nell’arco delle ventiquattro ore dopo l’incidente, dati che verranno confrontati con quelli realizzati al momento del collaudo.
Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia e l’assessore alla Protezione civile Berardino Fiorilli, che stanno seguendo gli sviluppi dell’incidente ,hanno spiegato ieri:
stamane come preannunciato, è arrivato da Milano il progettista del ponte, il professor Mario De Miranda che, come da contratto e protocollo, dopo l’incidente di natura straordinaria, è stato subito contattato dai nostri uffici per essere informato dell’accaduto, quindi della chiusura al traffico ciclopedonale del ponte, e concordare il da farsi. Già nella giornata di ieri il professor De Miranda ha avuto modo di vedere le immagini della struttura post-urto, per farsi una prima idea circa i possibili danni arrecati dal moto pontone, oltre che i filmati stessi, sia quello della Capitaneria di porto che delle 14 telecamere del Ced, che hanno ritratto la draga che piombava sull’asse e, dopo aver visto le immagini, ha deciso di venire subito in città. Dopo aver visionato dal molo sud i due squarci, ieri rappezzati con griglie provvisorie, procurati sul sottopancia dell’asse, il professore è voluto salire sull’asse per verificare da vicino gli effetti della draga sulle funi, gli assi e le strutture in acciaio che reggono il manufatto, colpito proprio nella navata centrale, dove è sospeso nell’aria e non ci sono appoggi a terra. Con i tecnici del Comune ha prima perlustrato la campata ciclabile, quindi quella pedonale, riscontrando alcune anomalie: innanzitutto almeno 4 o 5 smorzatori, ossia impianti di tensione delle funi che collegano il ponte all’antenna centrale, hanno dei piccoli tratti fuoriusciti dalle custodie di acciaio, e la cosa potrebbe essere stata determinata dal trauma dell’urto; poi in un punto centrale della navata ciclabile due giunti lungo il passamano del ponte risultano allargati; sul pavimento della pista ciclabile è ben evidente una specie di spaccatura che, a oggi, non siamo in grado di dire se sia o meno precedente all’urto e, per capire l’entità dell’eventuale danno, sarà necessario effettuare un piccolo carotaggio e verificare la profondità della spaccatura; e poi occorre verificare la stabilità di alcuni bulloni che sembrano mancare. Lungo la passeggiata sulle due corsie, abbiamo effettuato altri scatti fotografici che ora verranno meglio esaminati. In realtà il professor De Miranda si è detto molto fiducioso circa le condizioni del ponte che, avendo resistito a tale impatto, ha dato prova di grande stabilità e soprattutto dell’ottima realizzazione dei lavori di costruzione, tenendo conto che il ponte è stato costruito per sopportare sollecitazioni e movimenti in senso verticale anche di un metro. Tuttavia, prima di riaprire al pubblico l’asse, ha bisogno di effettuare ulteriori verifiche e indagini suppletive ben approfondite, proprio a tutela dei fruitori del manufatto. Come concordato con i nostri uffici – hanno aggiunto il sindaco Albore Mascia e l’assessore Fiorilli – l’amministrazione comunale ora individuerà un’impresa dotata delle attrezzature idonee per smontare la carena di protezione del ponte e consentire l’ingresso nella pancia della struttura dei collaboratori tecnici del professor De Miranda che tornerà a Pescara e coordinerà le verifiche su ogni singolo asse che compone tutto l’impalcato della struttura, in modo da avere ogni garanzia circa la situazione statica del manufatto. E tale operazione dovrà svolgersi, inevitabilmente, entro la prossima settimana, tenendo conto che siamo a ridosso dell’estate e quindi dell’urgenza di portare avanti l’intervento e, se necessario, le eventuali riparazioni si rendessero indispensabili per restituire piena agibilità alla struttura. Dunque, una volta individuata la ditta, i nostri uffici ricontatteranno il professor De Miranda per fissare la data dei rilievi che richiederanno una giornata intera. Nell’attesa, già dal prossimo lunedì mattina il geometra D’Ambrosio, lo stesso che effettuò i rilievi topografici del ponte in fase di collaudo, ripeterà i rilievi per verificare la presenza o meno di eventuali modifiche all’assetto dell’antenna centrale e, per tale ragione, eseguirà almeno 6 rilievi al giorno nei punti che verranno indicati dal professor De Miranda, e ovviamente i nuovi dati potranno essere messi a confronto con quelli precedenti all’incidente. Contemporaneamente andremo anche ad acquisire i dati forniti dai sensori posizionati dall’Università di Trento sul ponte e che sicuramente avranno registrato le eventuali variazioni prodotte dall’incidente. Ovviamente al momento non possiamo quantificare, dal punto di vista economico, la spesa che sarà necessario affrontare e che comunque ora il Comune anticiperà in attesa di definire la pratica risarcitoria nei confronti del proprietario della draga, mentre il nostro Ufficio legale valuterà l’eventuale possibilità di procedere anche con il danno d’immagine che tale incidente ha prodotto alla città. La nostra parola d’ordine ora è fare presto e fare bene, per riaprire subito il ponte al pubblico, ma nella massima sicurezza, quindi per noi è già cominciato il conto alla rovescia per rendere di nuovo transitabile la struttura.