PESCARA – Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia e il consigliere Pdl Lorenzo Sospiri hanno commentato la lunga riunione con il sottosegretario Guido Improta, svoltasi ieri alla presenza del Presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, del Prefetto Vincenzo D’Antuono, del Presidente della Provincia Guerino Testa, degli assessori regionali Mauro Febbo e Carlo Masci, dell’assessore comunale Antonio D’Intino con il consigliere comunale Massimo Pastore, e poi il Presidente della Camera di Commercio Daniele Becci, del Comandante della Direzione Marittima Luciano Pozzolano, e di tutta la marineria riunita, con i rappresentanti Mimmo Grosso, Giovanni Verzulli e Francesco Scordella. In sostanza le notizie fornite da Improta in merito all’avvio del vero dragaggio a Pescara sono incoraggianti, ma richiedono sempre un atteggiamento prudenziale delle Istituzioni. Acquisiti tutti i dati , con 36 carotaggi, 120 campionamenti e 10mila analisi complessive, garantito il tempo necessario per i controlli finali da parte dell’Arta, sembra che si partirà il prossimo 3 aprile, fermo restando che nel frattempo continuerà lo spostamento dei 25mila metri cubi di fanghi necessari per liberare il corridoio della canaletta, operazione che comunque, dopo gli opportuni rilievi della Direzione Marittima, sembrerebbe garantire il transito dei pescherecci. E oggi tutti gli sforzi di Regione, Comune, Provincia, Arta, Provveditorato alle Opere pubbliche e Ministero, devono essere concentrati su questo unico obiettivo: liberare il nostro porto canale dai fanghi e restituire piena agibilità allo scalo in modo che la nostra flotta peschereccia possa tornare in mare.
Ha sottolineato il sindaco:
sicuramente dal sottosegretario Improta sono arrivate notizie confortanti che però, ancora una volta, impongono prudenza e attenta vigilanza nel rispetto del cronoprogramma fornito, sotto il punto di vista della tempistica. Sono già trascorsi 51 giorni dalla consegna dei lavori e di fatto le uniche operazioni, comunque importanti, sino a oggi partite sono quelle inerenti lo spostamento dei fanghi nell’avamporto per l’apertura del canale-corridoio di passaggio. Per il dragaggio vero e proprio dovremo attendere il prossimo 3 aprile, quando si cominceranno a rimuovere 120-130mila metri cubi di fanghi che, secondo le 10mila analisi pagate dalla Sidra ed effettuate in un laboratorio autorizzato, sarebbero di qualità A, ovvero non presentano alcun superamento dei Livelli di Concentrazione limite, sabbia che oggi sarebbe tanto buona da poter addirittura essere riutilizzata per il ripascimento del nostro litorale, ipotizzando addirittura una disponibilità di 50mila metri cubi per la sola Pescara, circostanza che ovviamente andremo ad approfondire in sede di Conferenza dei Servizi per la procedura di Via.
Ha detto Sospiri:
le parole del sottosegretario Improta oggi sono state musica che però hanno lasciato una inevitabile amarezza : in sostanza dopo 120 campionamenti, 10mila analisi, oggi scopriamo che non c’è più il temuto Ddt nel materiale prelevato dal porto canale, e su 200mila metri cubi da scavare, sono solo 70mila quelli da trattare con il Soil Washing, da ‘ripulire’, ovvero quelli depositati più a fondo, mentre 130mila metri cubi sono di buona qualità e possono essere subito riutilizzati sulle spiagge. E a questo punto, oggi, noi ce lo chiediamo con la marineria dov’è finito il Ddt, se pensiamo che proprio quella drammatica scoperta provocò la traumatica e brusca interruzione del dragaggio l’11 dicembre 2011. Scoprire oggi che abbiamo perso un anno e tre mesi per nulla è realmente sfiancante per la città e soprattutto pone delle domande che attendono risposte.