Commentano lo svolgimento della seduta di ieri puntualizzando su intrusione uffici, dormitorio e Tre Gemme
PESCARA – Il Consiglio comunale di Pescara,nella seduta di ieri,si è aperto con la lettura in aula dell’interrogazione urgente presentata nei giorni scorsi dai consiglieri del Pdl Foschi, capogruppo, e Sospiri .L’Ufficio di Gabinetto fornirà entro cinque giorni una risposta scritta a tale interrogazione relativa all’ episodio verificatosi lo scorso 12 agosto negli uffici comunali, quando una Responsabile di Servizio ha segnalato che, durante la sua assenza per ferie e senza alcuna autorizzazione preventiva, un altro dipendente comunale si era introdotto nella sua stanza, non aperta al pubblico, consentendo l’ingresso anche a un consigliere comunale. I consiglieri comunali firmatari del documento, a fronte della risposta, decideranno se inviare gli atti alla Procura della Repubblica, per una valutazione della vicenda.Abbiamo appreso da notizie di stampa, riportate dal quotidiano Il Centro in data 25 agosto 2013, che – si legge nell’interrogazione sottoscritta dai consiglieri Foschi e Sospiri – all’interno del Comune di Pescara si sarebbe verificato un grave episodio di violazione ai danni della Responsabile di Servizio Maria Gilda Di Luca, la quale ha inviato una lettera al Direttore generale Stefano Ilari per denunciare un furto e la manomissione della sua stanza durante le ferie, ovvero ha formalmente notificato che ‘in data 13 agosto 2013, ancorchè in congedo ordinario, ossia in ferie, è venuta in ufficio per il cambio della serratura, perché il 12 agosto in sua assenza un dipendente ha aperto la sua stanza, ha fatto entrare un consigliere comunale per motivazioni vaghe, così come rappresentato dallo stesso (ossia per l’elenco triennale delle opere pubbliche che risulta pubblicato ed esistente sul sito dell’ente) e poi ha lasciato la sua stanza incustodita con i rischi connessi’. Come ha ricordato la Responsabile Di Luca, la stessa aveva già presentato due denunce per il suo computer aperto in sua assenza il sabato; per violazione della stanza con monitor scaricato a terra, e la stessa ha ribadito di non poter dire se a oggi mancano faldoni o atti dalla sua stanza. E ancora la stessa Responsabile ha ricordato che già nel corso del mese di luglio aveva denunciato il furto del timbro e della penna con cui era solita firmare gli atti. La maggioranza di governo ritiene di estrema gravità l’episodio riferito dalla Responsabile Di Luca, un episodio che evidentemente chiama in causa il rispetto della dignità dei lavoratori dell’Ente Comune, e chiama in causa la politica, che in questo caso, se fossero confermati i contenuti della denuncia, avrebbe messo in atto un intollerabile ‘caso’ di ingerenza. A questo punto si interroga l’assessore al Personale Marcello Antonelli per sapere se sia stata aperta un’indagine amministrativa per accertare i fatti e individuare con esattezza le responsabilità di quanto accaduto e denunciato; si chiede di conoscere e rendere pubblico il nome del Consigliere comunale che, con il dipendente del Comune, è entrato nella stanza della Responsabile di Servizio Gilda Di Luca in assenza della stessa e senza la sua preventiva autorizzazione; se siano già state attivate le procedure per inviare una formale denuncia circa l’accaduto alla Procura della Repubblica al fine di valutare i risvolti penali dell’accaduto’. Non solo – hanno aggiunto i consiglieri Foschi e Sospiri -: a oggi riteniamo irrinunciabili le dimissioni del consigliere comunale che risultasse co-protagonista della vicenda, da un rappresentante politico eletto dal popolo ci si aspetta rigore, rispetto delle normative e della dignità dei lavoratori, e chi viene meno anche a uno solo di tali principi dovrebbe lasciare la propria carica senza alcuna esitazione. Non riesco a credere che un consigliere comunale si sia introdotto nella stanza di un dipendente del Comune in maniera arbitraria, senza alcuna autorizzazione preventiva, e soprattutto vogliamo capire cosa cercasse quel consigliere comunale. Per tale ragione, anche per rispetto di tutti gli altri consiglieri comunali che mai si sognerebbero un tale comportamento, riteniamo sia giusto rivelare quel nome e mettere la città a conoscenza di quanto accaduto, lesivo della democrazia.
A quel punto il consigliere comunale del Pd Gianluca Fusilli, dovendo trattare di una vicenda inerente una persona specifica, ossia un consigliere comunale, ha chiesto che la seduta proseguisse a porte chiuse, alla presenza esclusiva dei consiglieri comunali, della giunta e degli addetti ai lavori, facendo uscire il pubblico e i giornalisti presenti in sala e secretando il verbale della seduta.
Nel corso del dibattito è intervenuto il sindaco Albore Mascia che senza entrare nel merito della vicenda specifica – ha poi riferito il sindaco Albore Mascia – ho semplicemente registrato il riguardo riservato dall’Ufficio di Presidenza nell’accettare di svolgere la seduta a porte chiuse, scelta che potrà anche essere stata opportuna, ma non posso non osservare che quello stesso riguardo non è stato dimostrato nei miei confronti quando, a fronte di una vicenda anche penale pendente, inerente l’indagine su ‘Città Europea dello Sport 2012’ sono stato sottoposto a un processo mediatico in aula, in un Consiglio straordinario, con la Commissione d’Inchiesta comunale e il consigliere Adelchi Sulpizio ha recitare la parte dei giudici, e il tutto è avvenuto dinanzi al pubblico e ai giornalisti. Oggi sono orgoglioso di quella scelta e dell’aver affrontato quel ‘processo mediatico’ davanti alla città, ma non posso non rilevare l’adozione di un trattamento completamente diverso.
Trattamento diverso riservato al sindaco – ha proseguito il consigliere Sospiri al termine della seduta – e anche all’assessore Serraiocco quando il Consiglio decise di affrontare in seduta pubblica quella che era una vicenda personale dell’assessore, lontana anni luce dalla carica rivestita, eppure non discussa in maniera riservata come si sta facendo oggi. E fra l’altro continuo a non comprendere perché il Pd abbia fatto la richiesta della seduta a porte chiuse, visto che sino a oggi il nome del Consigliere comunale non è stato citato nell’interrogazione, non è stato citato in aula, e non sappiamo a quale partito appartenga il consigliere. Oggi abbiamo solo affrontato un’interrogazione urgente a risposta scritta che ci siamo limitati a leggere pubblicamente, neanche a discutere.
Al termine dell’intervento del consigliere Sospiri, l’assessore al Personale Marcello Antonelli ha annunciato che solo lunedì scorso ha ricevuto tutti gli atti dagli Uffici, atti trasmessi al Gabinetto del Sindaco che entro cinque giorni rimetterà una risposta ai consiglieri Foschi e Sospiri. Subito dopo l’aula è stata riaperta al pubblico e il Consiglio comunale, passando all’ordine del giorno, ha approvato con 23 voti a favore, ossia all’unanimità dei presenti, la costituzione di una servitù su un terreno comunale a favore della Caritas diocesana di Pescara per l’installazione di una cabina Enel a servizio della Cittadella dell’Accoglienza in via Alento.
Si tratta di una Cabina fondamentale per garantire alla Cittadella dell’Accoglienza, che oggi ospita la mensa e il dormitorio della Caritas, un’adeguata fornitura di energia elettrica tale da consentirne il funzionamento a regime – ha spiegato il sindaco Albore Mascia -, al fine di rendere operativo quello che è un fiore all’occhiello della città e che ha bisogno urgente di potenziare il proprio fabbisogno energetico. Approvata la delibera ora la pratica passa alla Caritas che dovrà realizzare la cabina prima dell’arrivo dell’autunno.
Il Consiglio ha invece rinviato ad oggi la delibera sul progetto Tre Gemme, per la riqualificazione dell’area dell’ex Consorzio Agrario in via del Circuito, per dare modo alla Commissione consiliare Gestione del Territorio di riunirsi in mattinata per esprimere il parere.
Concediamo anche il rinvio di altre ventiquattro ore – ha puntualizzato in aula il Consigliere Sospiri – purchè sia chiaro che Tre Gemme è un cittadino che chiede al Consiglio di esprimersi solo su un cambio di destinazione d’uso di una quota dell’esistente, fermo restando che ciò che gli è concesso in termini di volumetria gli è comunque concesso da una legge nazionale su cui il Consiglio comunale non ha competenze. E oggi non possiamo impedire di applicare una norma nazionale: oggi la società Tre Gemme ha il diritto di chiedere che gli venga concesso un cambio di destinazione d’uso, il Consiglio comunale non ha il dovere di darglielo, il Consiglio comunale ha il diritto di bocciarglielo, ma ha comunque il dovere di rispondere, dunque il Consiglio si deve esprimere, può discutere la delibera, la può emendare, ma si deve esprimere. E fa sorridere sentire il Pd chiedere ulteriori approfondimenti, perché il Pd su Tre Gemme, sull’ex Cofa, sul Decreto Sviluppo l’approfondimento non l’ha voluto, paralizzando i lavori dell’assemblea sulle questioni pregiudiziali.