PESCARA – Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia, nel corso della conferenza stampa convocata ieri ,ha illustrato la prima ondata di manifesti che da oggi apparirà in ogni angolo della città. Presenti il Coordinatore regionale di Forza Italia Nazario Pagano, il rappresentante di Pescara Futura Miky Lepore e il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Roberto Petri. Sui manifesti sono stati privilegiati i contenuti, le cose fatte e i programmi rispetto alla immagine del sindaco, dando priorità a Pescara. E agli elettori Albore Mascia si propone come ‘Sindaco di parola’, quella parola data cinque anni fa , quella parola che è pronto a rinnovare, con una campagna elettorale sobria, che sarà imperniata sul racconto delle opere realizzate e su quello che ancora c’è da fare nella città, piuttosto che su lustrini e paillette.
“Oggi presentiamo in maniera ufficiale e in anteprima la prima fase della campagna di comunicazione che uscirà ufficialmente domani per illustrare quanto abbiamo fatto dal 2009 a oggi, ma anche quello che intendiamo fare nei prossimi cinque anni, con un programma che, proseguendo il lavoro iniziato, guarderà alla Pescara 2020 – ha spiegato il sindaco Albore Mascia -, una città sempre più ‘smart’, dunque moderna, veloce, intelligente, tecnologicamente avanzata, ma comunque a misura di cittadino, una città che sappia guardare con occhio attento al sociale, a quelle emergenze determinate dalla crisi, dunque la solitudine degli anziani, le nuove povertà, la disoccupazione, e non solo quella giovanile, ma anche quella degli over-40 che si ritrovano fuori dal mercato. Una città che sappia però investire sulle sue potenzialità e risorse, come il turismo e un’economia che comunque avanza, perché Pescara è unica, è una città che sa sempre reinventarsi, riscoprirsi e rialzarsi, anche dopo una brutta caduta.
In cinque anni abbiamo completamente cambiato Pescara: l’abbiamo sprovincializzata, oggi Pescara è una città dal respiro europeo, città aperta, accogliente, dinamica, veloce, ma rassicurante, una città che sta imparando a prendere le distanze da atteggiamenti più consoni a un paese, atteggiamenti belli, piacevoli, in una piccola dimensione, ma che non sono adeguati a una città che corre e che è assolutamente concorrenziale. E che il carattere di Pescara è cambiato lo vediamo proprio nei suoi elementi urbanistici, ambientali, culturali, tecnologici, turistici ed economici e abbiamo affrontato tale concetto giocando sui colori e il ‘carattere’ tipografico delle sette lettere del nome della città. La ‘P’ – ha snocciolato il sindaco Albore Mascia – rappresentata come un prato verde, a indicare gli investimenti fatti su ‘vivibilità e sostenibilità’: il potenziamento di parchi e giardini portato avanti per cinque anni: nel 2009 avevamo 34 parchi e giardini, ieri abbiamo inaugurato, con il ‘Baden Powell’, il parco numero 50. Il Mare: in cinque anni abbiamo restituito balneabilità al nostro mare attraverso interventi infrastrutturali sui sottoservizi; poi il Fiume, che rappresenta il punto focale attorno al quale si sviluppa l’economia cittadina, e per quel fiume abbiamo condotto una vera battaglia, per garantirne il dragaggio, mentre è notizia di pochi giorni fa la firma del Decreto di Vas al Piano regolatore Portuale per portare il fiume al di là della diga foranea.
La ‘A’: raffigurata con la ‘chiocciolina’ di internet a ricordare i passi da gigante compiuti negli ultimi cinque anni nel settore dell’innovazione tecnologica, con la realizzazione di Pescara – Smart City, dunque l’estensione del sistema Wi-Fi internet gratis su tutto il centro cittadino, nel centro storico, via Firenze-via Cesare Battisti e a breve nel parco della Caserma di Cocco, sulle riviere nord e sud, nell’area dell’università, in via Tiburtina, a servizio della Biblioteca regionale ‘Di Giampaolo’, ossia nelle aree frequentate maggiormente dai ragazzi; ma informatizzazione anche come sviluppo dell’e-government, per agevolare il cittadino, puntando sulla sburocratizzazione dell’ente, e poi gli investimenti sulle scuole, sulla sanità, sulla sicurezza, con l’installazione di ben 125 telecamere su tutto il territorio cittadino, e parliamo di un continuo work in progress. La ‘R’: raffigurata con le luci scintillanti della notte, a ricordare quanto la nostra compagine di governo è stata capace di realizzare in soli cinque anni per sviluppare la dimensione turistica del territorio, ‘r’ dunque come ‘ritmo dannunziano’, con gli spettacoli e il Festival Internazionale dannunziano, ma non solo perché penso anche ai grandi eventi, i concerti, agli investimenti per rendere più turisticamente attraente il nostro territorio. Infine la ‘A’: una A commerciale a simboleggiare Economia e sviluppo, ovvero l’intensa attività svolta per la rivitalizzazione dei mercati coperti e rionali, per il rilancio del commercio e delle attività produttive e dell’artigianato, avviando iniziative, anche urbanistiche, da cui, tra qualche giorno, smantellati i cantieri, anche i commercianti trarranno solo vantaggio. Le sette lettere di ‘Pescara’ – ha aggiunto il sindaco Albore Mascia – rappresentano un po’ una sintesi veloce di quanto fatto nei nostri primi cinque anni di mandato, ma sono anche un impegno nei confronti della città su quanto ancora c’è da fare e vogliamo fare per Pescara, e ai cittadini mi presento come ‘Sindaco di Parola’, perché nel 2009 ho dato la mia parola da galantuomo a realizzare un programma di governo che nei giorni scorsi abbiamo risfogliato e che di fatto risulta attuato nella sua quasi totalità. E oggi io rinnovo la mia parola con gli elettori, pronto ad assumere nuovi impegni che manterremo, perché poter ‘dare la parola’ è sinonimo di serietà e di onestà. Infine ultima particolarità: abbiamo volutamente scelto di scrivere la ‘M’ del mio nome con una fascia tricolore, ed è la fascia del sindaco, la carica che ho onorato per cinque anni, una fascia che significa opere da inaugurare, ma soprattutto significa responsabilità da assumere e impegni da mantenere, lavorando ogni giorno, per 5 anni, per ventiquattro ore al giorno”.
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