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Albore Mascia su ‘caso’ Serraiocco

da Redazione

PESCARA – Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia, che è intervenuto ieri  durante la seduta del Consiglio  comunale per comunicare le ultime decisioni assunte in merito al ‘caso’ dell’assessore  Vincenzo Serraiocco,ha detto che  lo stesso  ha formalmente restituito le deleghe di cui era titolare in capo al Sindaco e ha subito comunicato all’Ufficio Ragioneria del Comune di Pescara di non voler più percepire la propria indennità di assessore fino a quando non avrà chiarito in modo inequivocabile la vicenda giudiziaria che, suo malgrado, lo vede coinvolto .

Ha sottolineato il sindaco:

vale la pena ricordare che in occasione della vicenda giudiziaria che mi ha riguardato  sono venuto personalmente in Consiglio comunale per comunicarlo all’Aula, e approfitto dell’occasione odierna per smentire quanto scritto dal quotidiano Il Messaggero nei giorni scorsi che mi ha dedicato una copiosa spalla sulla prima pagina di Pescara per annunciare l’imminente chiusura delle indagini e il mio imminente rinvio a giudizio.

Il mio avvocato, Di Girolamo, ha inviato al quotidiano una rettifica chiedendo che, come prevede la legge sulla stampa, alla stessa fosse dedicato analogo spazio e visibilità, precisando che non c’era alcuna conclusione delle indagini, né il Pubblico Ministero aveva firmato alcunché né, ancora, io avevo ricevuto alcuna richiesta di rinvio a giudizio. Ebbene la mia richiesta di rettifica, con smentita di quanto pubblicato il giorno prima, è stata pubblicata in una breve, un trafiletto di quattro righe, sulla seconda pagina del Messaggero. E purtroppo questo è il contesto in cui ci muoviamo oggi; io vi garantisco invece che se dovessi essere raggiunto da una richiesta di rinvio a giudizio ve lo comunicherò con tempestività. Tornando alla vicenda dell’assessore Serraiocco, la stessa va innanzitutto inquadrata nel perimetro della sua vita professionale e personale, anche se riguarda comunque una persona che oggi ricopre un ruolo e una carica pubblico-amministrativa. Ma è anche vero che i fatti di cui disquisiamo oggi sono avvenuti a cavallo del 2008-2009, quando probabilmente personalmente sedevo ancora tra i banchi dell’opposizione, questo per dire che è una vicenda datata nel tempo. E ancora, va ricordato che quando ho nominato la mia giunta, ho personalmente chiesto alla Procura della Repubblica il rilascio dei certificati penali generali, del certificato dei carichi pendenti e del casellario giudiziale di tutti i miei assessori compreso il mio, e compreso quello di Serraiocco, ed erano e sono tutti immacolati. Certo, forse Serraiocco avrebbe potuto e dovuto avvertirmi, quando è stato nominato, nel febbraio 2011, sulla vicenda che comunque lo vedeva coinvolto, ma questo non pregiudica la stima, la solidarietà, l’amicizia e l’affetto che continuo a nutrire per Serraiocco, che ha ben lavorato sinora e che mi auguro possa presto tornare a far parte di quella grande famiglia che è la mia giunta comunale e la mia maggioranza consiliare. Va anche precisato che per ora la vicenda di Serraiocco nasce da una querela di parte, quindi sino a oggi conosciamo solo la verità dei querelanti. La questione è stata affrontata con grande tempestività dal partito di cui Serraiocco è espressione, l’Udc, dal sottoscritto e dallo stesso assessore Serraiocco. Quando è trapelata la notizia sul quotidiano Il Tempo mi trovavo a Roma per verificare la vicenda del dragaggio che doveva passare all’esame del Consiglio dei Ministri, e mi sono sentito subito con il capogruppo dell’Udc Dogali invitandolo a occuparsi della vicenda, e così è avvenuto. Stamane, come preannunciato la scorsa settimana, ho ricevuto la lettera formale dell’assessore Serraiocco con il quale lo stesso ha restituito le deleghe di cui era titolare, il porto, il mare, l’Urp, in capo al sindaco, e soprattutto ha comunicato all’Ufficio Ragioneria di rinunciare a percepire la propria indennità fino a quando non ci sarà un chiarimento sul ‘caso’ giudiziario. Credo che quello di Serraiocco sia stato un comportamento esemplare in Italia, perché salvaguarda il diritto di chiunque a difendersi”. Il capogruppo dell’Udc Vincenzo Dogali ha aggiunto di credere che “sia il partito dell’Udc, che l’assessore Serraiocco che lo stesso sindaco Albore Mascia abbiano avuto un comportamento assolutamente trasparente sulla vicenda, rispettoso nei confronti della persona e dell’Ente. Ora l’assessore si è sospeso per qualche settimana; se tra qualche settimana la vicenda non si sarà risolta, l’assessore Serraiocco presenterà le sue dimissioni definitive.

 

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