Il sindaco di Pescara ha tracciato il bilancio della giornata con gli assessori Fiorilli, Ricotta e il consigliere delegato Foschi
PESCARA – Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia tracciando il bilancio della giornata di ieri, caratterizzata dall’arrivo delGiro d’Italia in città, con gli assessori alla Mobilità Berardino Fiorilli, allo Sport Nicola Ricotta e con il consigliere delegato Armando Foschi che ha curato nel dettaglio tutti gli aspetti organizzativi, ha detto:
Pescara ha risposto in maniera eccezionale all’arrivo del 96° Giro d’Italia che, dopo dodici anni, è tornato a Pescara per quella che è stata una grande festa della città. La macchina dell’organizzazione ha funzionato alla perfezione senza sbavature, con un percorso perfettamente blindato grazie all’imponente dispiegamento di uomini, con 90 agenti della Polizia municipale sulla strada, 80 volontari della Protezione civile, a vigilare su transenne e strade, aiutando i cittadini a bypassare i percorsi di gara e comunque mantenendo fluida la viabilità. Pescara ha saputo dare ancora una volta una grande prova di maturità nell’organizzazione dei grandi eventi, con 174 paesi che oggi hanno ammirato, attraverso i teleschermi, lo spettacolo della cartolina della nostra città. Il mio ringraziamento, come sindaco e come cittadino, va ovviamente al nostro Corpo della Polizia municipale che ha operato sotto il coordinamento del vicecomandante Mario Fioretti e dei maggiori Paolo Costantini e Giorgio Mancinelli che hanno preso servizio alle 6 di questa mattina e hanno proseguito senza interruzione. Ma il mio ringraziamento va anche all’organizzazione della Rcs-Gazzetta dello Sport che ha scelto Pescara come settima tappa del Giro e, ovviamente, a tutti coloro che hanno collaborato alla riuscita del grande evento sportivo. E ringrazio anche i cittadini per la pazienza e la collaborazione garantita, a partire dai residenti di San Silvestro che, nonostante la propria battaglia, hanno festeggiato con noi il passaggio del Giro che per la prima volta ha toccato San Silvestro. Ora la città sta rapidamente tornando alla normalità, nonostante la pioggia che ha complicato le chiusure, e sino a questa sera solo l’ultimo tratto di corso Vittorio Emanuele, compreso tra via Teramo e piazza Della Repubblica, resterà ancora chiuso al traffico per consentire la rimozione dello Sport Village.Com’era nelle aspettative della vigilia il Giro d’Italia ha rappresentato una grande occasione di promozione turistica e di marketing territoriale, grazie alla vetrina di respiro internazionale che l’evento ha offerto, e il successo odierno è sicuramente frutto di mesi di lavoro instancabile portato avanti da un team comunale straordinario”.
“Negli ultimi tre giorni abbiamo distribuito circa 15mila volantini per informare a tappeto tutta la città circa le chiusure disposte e i provvedimenti assunti e la città era effettivamente informata – ha detto l’assessore Fiorilli -. Purtroppo in mattinata, già alle 7, la Polizia municipale ha dovuto disporre la chiusura al traffico di un ampio tratto di corso Vittorio Emanuele, compreso tra via Teramo e piazza della Repubblica, chiusura altrimenti prevista per le 13, ma anticipata per consentire l’allestimento in sicurezza del palco e delle tribune, con la movimentazione di muletti e mezzi meccanici. Ovviamente la chiusura imprevista ha determinato un po’ di confusione e qualche incomprensione tra gli automobilisti che all’improvviso si sono visti la strada sbarrata dalle transenne, ma il problema è stato prontamente chiarito dagli agenti che hanno aiutato i cittadini a bypassare il blocco. Le zone che nell’ora clou del mattino hanno registrato qualche incolonnamento sono state via Ferrari e via del Circuito, anche a causa della contestuale chiusura al traffico della corsia lato monte del ponte di Villa Fabio e l’introduzione del doppio senso di marcia sul lato mare, poi via Gabriele d’Annunzio e via Conte di Ruvo a Porta Nuova. Ma la risposta della città è stata eccezionale, se pensiamo che su 13 chilometri di strade chiuse al traffico sono state rimosse appena 7 auto lasciate nelle strade del percorso gara. E già nelle prime ore del pomeriggio però la festa ha preso il sopravvento e migliaia di cittadini hanno atteso per ore in strada il passaggio dei campioni del Giro d’Italia, nonostante la pioggia battente che ha caratterizzato l’ultima mezz’ora di gara”.
“Lungo tutto il percorso – ha ancora sottolineato il consigliere Foschi – l’arrivo delle Ammiraglie che precedono il Giro ha acceso il clima della festa con la distribuzione gratuita dei gadget e la telecronaca che ha caratterizzato la gara. E poi, la fase delle premiazioni, con l’esplosione dei colpi a salve di cannone, per replicare la simile impresa di Gabriele d’Annunzio che nel ’36 salutò allo stesso modo l’arrivo del Giro a Gardone Riviera, una tappa, quella, vinta da un giovanissimo Gino Bartali. Pescara è stata protagonista assoluta della giornata, di quello che è stato un evento, rispondendo in maniera esemplare a tutte le esigenze che si sono presentate, e il nostro ringraziamento va anche alla partecipazione della Coldiretti che ha allestito il mercato di Campagna Amica a chilometro zero in piazza Primo Maggio. La maggior parte delle strade interessate dal percorso gara sono state riaperte al traffico già al termine della manifestazione, mentre le ultime a essere riaperte sono state via della Pineta, resa di nuovo transitabile intorno alle 17.45, via Marconi e, per ultimi, il Ponte Risorgimento e corso Vittorio Emanuele, il cui ultimo tratto resterà chiuso sino a notte per le operazioni di smontaggio del palco”.
Intanto a fine gara il sindaco Albore Mascia ha consegnato le tre targhe in ottone riproducenti un motto dannunziano al vincitore della tappa, alla maglia rosa, e al primo abruzzese a tagliare il traguardo, mentre la prossima settimana verrà premiata l’attività commerciale che la giuria di Rcs ha giudicato vincitrice del concorso per la Vetrina Rosa più bella, ossia il negozio Uza. Intanto in serata la Attiva provvederà anche al riposizionamento dei cassonetti dei rifiuti lungo corso Vittorio Emanuele.