PESCARA – Gli abbracci a fine gara, un gruppo che conferma di essere sempre più unito, un momento difficile superato con un brillante risultato.L’applauso verso la curva nord che ad inizio gara aveva esordito con alcuni cori e fischi nei riguardi del tecnico biancoazzurro, Giovanni Stroppa ma che durante la gara ha incitato i propri beniamini ed applaudito a scena aperta i suoi protagonisti, da Abbruscato a Weiss.
Due gol che hanno acceso un nuovo entusiasmo sotto la curva nord ed in uno stadio che ieri ha superato quota 14.000 spettatori, nonostante la situazione non proprio rosea della vigilia e l’insolito orario delle 12.30.
Una gara sofferta e proprio per questo un successo ancor più prezioso il risultato finale. Pensare che le cose non erano partite nei migliori dei modi con l’infortunio combinato a Blasi ed un Parma che con Biabany e Pabon si rendeva più volte protagonista di sortite offensive. Copione già scritto? Per questa volta no, perchè ci ha pensato Elvis a cambiare la rotta della gara. Resistenza ad oltranza specialmente nell’ultimo quarto d’ora con Perin, assoluto protagonista con i suoi balzi a far ricredere la minoranza di scettici sul suo valore.
E così quando Quintero si ricorda di essere un giocatore dai piedi d’oro e Weiss entra in campo con quel furore agonistico che gli si addice, basta un’azione ben congeniata per stendere definitivamente un Parma mai domo, anche se oggi un pò distratto in alcuni suoi giocatori. Basti pensare alla dormita di “Paletta” per il vantaggio del Pescara per capire che oggi ci sono voluti proprio tutti i fattori per avere la meglio di una squadra più quotata ma che alla fine è stata costretta all’arresa, così come in precedenza Cagliari e Palermo. E son tre!