Il titolare dell’allevamento, un 32enne del posto, scoperto lo scorso mese a seguito di un annuncio di vendita su Internet e rintracciato dopo gli opportuni accertamenti, è stato denunciato per la presunta detenzione illegale di tali animali, soprattutto del cinghiale che, oltre ad appartenere alla fauna non cacciabile in questo periodo, fa parte di una specie considerata, ai sensi del D.M. 19.04.1996, pericolosa per la salute e la pubblica incolumità.
I militari al momento del controllo hanno richiesto, ma non hanno trovato nessuna autorizzazione: né quella prefettizia, né quella regionale prevista dall’art. 17 della legge 157/92.
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