PESCARA – Una serie di incontri con l’obiettivo di creare momenti di informazione, formazione e socializzazione in un contesto informale entro il quale i pazienti affetti da Disturbi Neurocognitivi possono partecipare ad attività ludico ricreative e di stimolazione cognitiva, mentre i loro caregiver possono prendere parte a gruppi di auto-aiuto e seminari su tematiche riguardanti la patologia.
E’ questa in sintesi l’attività dell’“Alzheimer Caffè”.
Un’idea nata dalla attività dello Sportello Demenze, istituito nel Giugno 2023 nella ASL di Pescara (“Area Progettuale 5” del Fondo Nazionale Demenze 2021-2023 proposto dal Ministero della Salute), in collaborazione con l’Associazione Alzheimer Uniti Abruzzo.
Lunedì 27 novembre, alle ore 17, all’Hotel Regent a Pescaera (Lungo Mare Cristoforo Colombo, 64), nel corso di un nuovo incontro programmato all’interno degli appuntamenti fissati dall’Alzheimer Cafè vi sarà la presenza degli amministratori pubblici.
Una preziosa occasione di confronto, per le famiglie dei pazienti e per gli operatori per confrontarsi con le Istituzioni sui bisogni sociosanitari e sulle difficoltà quotidiane.
Lo sportello DemenzeASL Pescara è punto informativo e di supporto. Garantisce sostegno formativo e psicologico per i caregiver, fornisce indicazioni sulla rete dei servizi e relative modalità di accesso, su eventuali sussidi e iter medico-legali in rapporto alle esigenze dell’utenza, al fine di facilitare l’utilizzo delle risorse disponibili sul territorio.
Per maggiori informazioni: 085425918 – sportello demenze@asl.pe.it
“L’Alzheimer è ai nostri giorni una vera e propria emergenza sanitaria, economica, sociale – dice Carlo D’Angelo Presidente Alzheimer Uniti Abruzzo – sotto tutti i punti di vista, per la sua diffusione, per la mancanza di riferimenti, per la mancanza di strutture residenziali 24H o anche solo diurne, per l’impegno economico delle famiglie.
La nostra associazione AUA sta lavorando cercando di sostenere le famiglie dei pazienti organizzando con lo sportello demenze della ASL degli incontri formativi per i caregiver e gruppi di auto-aiuto terapia occupazionale o cognitiva per i pazienti.
Il CDCD (centro diagnosi e cura demenze) dell’ospedale lavora egregiamente ma manca una struttura territoriale che risponda alle esigenze dei parenti. AUA riceve quotidianamente richieste di aiuto per un numero crescente di pazienti affetti da demenza. Formulare una diagnosi è nella norma, assistere i pazienti a è davvero arduo 24H al giorno. E’ necessario costruire un mondo nuovo per questi malati, adeguandoci agli standard europei o del nord Italia. Per questo nasce l’incontro con le autorità amministrative locali e regionali, per andare oltre i nostri “Caffè Alzheimer” che organizziamo periodicamente ed avvicinarci ad una politica che veda vincenti non solo noi, operatori professionali o volontari, ma soprattutto i pazienti che hanno perso la memoria del passato ma conservano il diritto di essere riconosciuti come cittadini e come esseri umani”.
“La demenza è una malattia degenerativa con una prevalenza, intorno agli 80 anni, pari al 20-25% della popolazione. Sono altresì numerosi casi di demenza ad esordio più giovanile, anche dai 40 anni in su – dice la Dott.ssa Maria Cristina Lupinetti – Responsabile UOS Psicogeriatria Centro Alzheimer ASL Pescara e Responsabile Area Progettuale 5 Fondo Nazionale Demenze – Le strutture sanitarie, Centri Disturbi Cognitivi e Demenze (CDCD), hanno il ruolo di diagnosticare la patologia, effettuare trattamenti e presa in carico del paziente. Al momento non esistono terapie risolutive che arrestino o guariscano la patologia stessa. Accanto alla gestione sanitaria è fondamentale offrire un supporto socio assistenziale ai pazienti e alle famiglie, spesso sole, gravate dalla realtà della patologia, dalla gestione della non autosufficienza, dai frequenti disturbi del comportamento. La presenza della nostra azienda di uno sportello informativo (Sportello Demenze) e la organizzazione di incontri per i familiari rappresentano un punto di partenza essenziale per la cura e gestione dei nostri pazienti”.