Al PalaCastrum match fondamentale per la qualificazione alla Final Eight di Coppa. Coach Rajola ordina: «Non abbassare la guardia»
PESCARA – Lavorare per continuare a vincere, vincere ancora per continuare a sognare: l’obiettivo dell’Unibasket Amatori Pescara è chiaro, chiarissimo e non cambia. Il derby è in programma al PalaCastrum sabato alle ore 20:00. Il campionato non consente passi falsi e nonostante la striscia aperta di sette vittorie consecutive la squadra del presidente Carlo Di Fabio non può fermarsi per centrare il primo obiettivo stagionale (la qualificazione alla Final Eight di Coppa Italia) e per restare in scia alla corazzata San Severo. La truppa di coach Rajola è ancora affamata di successi e l’intenso lavoro settimanale ha confermato il buono stato di forma di una compagine chiamata ora ad affrontare il derby di Giulianova contro una squadra reduce da una brutta battuta d’arresto e desiderosa di rifarsi davanti al pubblico amico nell’ultimo match prima del Santo Natale. Ma Capitanelli e soci cercheranno di rendere indigesto il panettone a coach Cesare Ciocca e ai suoi ragazzi.
«Non abbiamo fatto ancora nulla, ci deve essere entusiasmo ma non euforia e dobbiamo assolutamente rimanere concentrati per farci un bel regalo di Natale. Vincere a Giulianova vorrebbe dire aver messo un’ipoteca importante sul secondo posto a fine girone d’andata», le parole di Stefano Rajola. «La mia squadra è in buone condizioni e si è allenata bene, dobbiamo essere bravi nel vivere l’entusiasmo delle vittorie conquistate ma non per questo dobbiamo abbassare la guardia. Al di là della sconfitta di Chieti, in un campo difficile dove comunque c’era anche l’attenuante di assenze importanti come quelle di Angelucci e Ferraro, Giulianova è una squadra non temibile, ma temibilissima. Aggressività e velocità sono i suoi punti di forza, ha esterni con doti nel tiro da tre punti e uomini fisici e grintosi vicino a canestro e quindi dovremo avere attenzione massima. Dobbiamo assolutamente fare un ultimo sforzo prima di avere qualche giorno di stacco dopo 4 mesi molto, molto intensi», chiude il coach.
Foto di Adamo Di Loreto