L’analisi di Carpi-Pescara, il Delfino torna alla vittoria grazie al gol di Capone nel finale della prima frazione di gioco
CARPI – Il Pescara, dopo più di un mese, torna alla vittoria e lo fa in una maniera poco Zemaniana. Un successo di misura che vale la prima vittoria in trasferta con il Carpi di Calabro steso nella prima frazione di gioco dalla rete di Capone, la terza per lui in questo campionato e nelle ultime quattro partite. Un Pescara attento, ordinato e che ha rischiato sostanzialmente poco soprattutto nella prima parte della sfida in cui gli uomini di Calabro hanno provato ad impensierire Pigliacelli con due colpi di testa. Al termine della sfida l’estremo ospite risulterà essere inoperoso.
Una buona prestazione, dunque, dal punto di vista difensivo e lo dimostrano le zero reti subite nelle ultime due uscite contro Cremonese e, appunto Carpi. Le due linee di difesa e centrocampo sono molto vicine, non permettendo agli avversari di creare linee di passaggio utili per scardinare il reparto difensivo di Zeman. L’innesto di Bovo ha cambiato sicuro i meccanismi del pacchetto arretrato, è lui che coordina le uscite con Balzano autore di una prestazione giudiziosa sia dal punto di vista della spinta che della copertura. É utile, anzi, utilissimo nell’azione che porta al gol visto che è lui che trova Coulibaly in verticale.
Un solido Pescara, anche se Zeman preferirebbe segnare qualche gol in più, ma nelle ultime due partite c’è stata una crescita netta del centrocampo, che, forse, ha trovato la sua quadratura e i suoi giusti interpreti. Migliore in campo Kanoutè che viene schierato nel ruolo di regista: l’ex centrocampista della Juve gioca con personalità dettando i tempi alla squadra senza paura di fare giocate difficili. Lo seguono Brugman e Coulibaly con l’Uruguaiano che viene schierato mezz’ala, dopo le due partite da regista, e si rende pericoloso con gli inserimenti a fari spenti mentre Coulibaly, che gioca un calcio semplice, pressa tutti i portatori di palla e, soprattutto, consegna l’assist a Capone.
L’attacco punge, sa come farlo e gli abbozzi di trame si vedono anche se Del Sole e Pettinari sciupano due buone palle gol. Sugli scudi Capone, il classe 99′ realizza la terza rete nelle ultime quattro partite ed è sempre pericoloso quando si accentra e combina con i compagni di reparto. Domenica, contro il Cittadella, non ci sarà ed è probabile che li torni Benali con il Libico che ha fatto bene entrando in corso d’opera. Insomma, una vittoria che fa morale e fa già classifica con il primo posto a tre punti (aspettando il Frosinone) e la consapevolezza che la squadra sta trovando la sua quadratura.