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Ance Pescara, Di Cintio: “590mila euro per rattoppare le buche di 10 strade cittadine”

da Redazione

Il vicepresidente dell’Associazione nazionale costruttori edili di Pescara sottolinea lo spreco di denaro pubblico imputabile ai lavori fatti a risparmio

S. Marco PescaraPESCARA –  Paolo Di Cintio, vicepresidente Ance Pescara, commenta l’annuncio,da parte dell’Amministrazione comunale, dei lavori di manutenzione di alcune strade di Pescara.

Si legge nella sua nota:

Senza onestà le imprese muoiono, non servono altre regole

Ben venga che il Comune ripara le strade, è doveroso, ma non la chiami “manutenzione straordinaria non programmabile” perché è l’esatto opposto.
E le regole già esistono, non ne servono di nuove (come quelle testè redatte dal Comune) a  intricare una selva già oscura: qualcuno vuole far finta di non sapere… Allora mi spiego di nuovo.
Eh si, perché siamo al solito discorso degli appalti pubblici: il Comune non ha soldi, fa gare d’appalto sottocosto e risparmia per spendere quello che accantona su un altro capitolo.

Poi, sapendo che ha strozzato l’impresa, con questa concorda una serie di scuciture sul contratto per cercare di farla rientrare nelle spese e, successivamente, non fa valere il dovere di garanzia del manufatto eseguito: al che l’impresa è tenuta per contratto e per ben 10 anni!

Paolo-Di-Cintio

Figuriamoci dunque quanto sia “STRAORDINARIA” questa manutenzione e quanto sia “NON PROGRAMMABILE”: adesso, i contribuenti che hanno pagato quelle 10 strade già una volta, le pagano anche una seconda.

Guardando una buca qualunque si vede che sotto al tappeto di asfalto non ci sono gli spessori adeguati, oppure che è scomparso il bynder cioè la soletta di conglomerato bituminoso che tiene l’asfalto collegato col suolo. Un lavoro fatto a risparmio che nessuno degli attori della filiera appalto pubblico (dai direttori ai controllori della qualità) ha ritenuto di verificare per evitare che il cantiere si bloccasse e che l’interesse pubblico al raggiungimento dell’obiettivo rimanesse disatteso. Insomma tutta questa faccenda ha perseguito solo… l’interesse pubblico!!

E’ così che tirano avanti quasi tutti gli apparati pubblici.

Il problema è uno solo ma bifronte: i contratti a strozzo delle aziende e le attività poco serie che aderiscono. E’ evidente che con questo sistema le imprese serie ed oneste muoiono, A DANNO DI TUTTI.

Ora, moltiplichiamo questi 590mila euro per tutte le strade che bisogna sistemare a Pescara e viene fuori una somma che indica “quale è la strada” che prendono i miliardi che mancano nelle casse pubbliche“.

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