SULMONA (AQ) -Riceviamo e pubblichiamo la nota del Collettivo Altrementi:
“I media italiani stanno raccontando pochissimo di ciò che sta accadendo a Parigi, forse perché ancora troppo impegnati dal broglio dei dati referendari della scorsa settimana o dai dettagli dell’ultimo caso di cronaca.
Vogliamo pensare che sia così, che ancora una volta per distrazione o ignavia i giornalisti italiani abbiano semplicemente sottovalutato una notizia di per sé invece molto importante, quella che vede centinaia di persone di ogni ceto e classe sociale occupare quotidianamente Place de la Republique senza sosta da diverse settimane, per protestare contro le nuove riforme del lavoro del governo francese.
Nuit debout, notte in piedi, è così che la protesta è stata ribattezzata dal movimento che si oppone senza mediazioni al disegno di legge “loi travail” del ministro El Khomri, una proposta di legge in tema lavoro del tutto simile nella forma e nella sostanza al Job Act del governo Renzi. Ma se in Italia la discussione inerente quest’ultima si è ridotta quasi esclusivamente ad una serie di deboli comunicati da diffondere sui social network e a qualche magra manifestazione delle categorie interessate, a Parigi la minaccia di nuovi modelli di sfruttamento è stata prontamente rispedita al mittente grazie ad un partecipatissimo sciopero generale che ha coinvolto studenti, lavoratori, sindacati, attivisti e gente comune.
La manifestazione che il 31 Marzo ha sfilato per le strade cittadine ha riportato l’attenzione sull’importante tema del lavoro e delle pensioni, ed è culminata come da programma in Place de la Republique, dove i manifestanti si sono intrattenuti per diverse ore con musica ed interventi pubblici.
Una volta terminato l’evento però, la folla non si è dispersa, e i manifestanti continuano da allora a presidiare notte e giorno l’area, incuranti del freddo primaverile, delle piogge, del sole e delle cariche della polizia. Vengono dispersi dai celerini che li caricano, ma il giorno o la notte dopo sono ancora lì. E’ in ballo il loro futuro, e non possono rinunciarvi. Chiedono a gran voce che quella proposta di legge venga abrogata, e che sia fatto subito.
Il malcontento si è diffuso in tutto il Paese e ogni giorno giungono a Parigi centinaia di persone da tutta la Francia e da tutta Europa per partecipare e raccontare preoccupazioni e speranze di una generazione in forte conflitto col proprio governo, una generazione che lotta per il proprio futuro.
Da tre giorni tra loro c’è anche Savino Monterisi, attivista del collettivo sulmonese AltreMenti e futuro candidato per il Consiglio Comunale con la lista civica Sulmona Bene in Comune (Sbic). E’ lì per raccontare ciò che non ci viene raccontato, attraverso video e comunicati pubblicati in tempo reale sulla pagina del suo blog personale: Endorfinae.
Savino, e il suo compagno di viaggio, il lancianese Luigi Lasci del collettivo Zona22, sono solo i primi di quella che si appresta a diventare una lunga corrispondenza di attivisti abruzzesi e italiani in Francia, in supporto ad una lotta nata dal basso che accomuna tanto i rappresentanti di categoria francesi quanto i loro corrispettivi italiani.
Una protesta di cui si parlerà certamente nelle prossime settimane e che diverse testate giornalistiche teatine, grazie al contributo dei due inviati, hanno già iniziato a diffondere.”
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