Bisogna pensare ai bambini. Nei decreti non sono mai stati nominati i diritti dell’infanzia e non sono stati contemplati i loro bisogni inderogabili, quello per esempio di poter comprare un quaderno su cui fare i compiti, una lacuna a cui, dopo numerosi appelli e anche petizioni, il governo deve metter mano in queste ore.
I supermercati dovranno tornare a vendere oggetti di cartoleria, quaderni, pennarelli, penne e tutto ciò che serve per rendere anche meno «gravosa» la permanenza a casa di tanti bambini. Fino a oggi infatti questi articoli sono considerati «non necessari» e quindi c’è il divieto di vendita.
Le cartolibrerie ed esercizi commerciali, che da Decreto devono mantenere i locali chiusi al pubblico, possono proseguire la vendita di questi prodotti di cancelleria per corrispondenza con consegna a domicilio, il commercio a distanza è, al momento, l’unica opzione possibile con le difficoltà facilmente immaginabili nella organizzazione del servizio. Risolvere questa emergenza è urgente”.
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