In tempo di Coronavirus, la natura ha evidenziato l’impatto negativo che spesso i comportamenti umani hanno sull’ambiente
PESCARA – La pandemia di Coronavirus ha portato tragiche notizie provenienti da tutto il mondo ma ha fatto fermare gli esseri umani, consentendo alla natura di riprendersi i suoi spazi. Durante i due mesi di lockdown dovuto all’emergenza per Covid-19, la natura si è sentita più “libera”, ed il respiro dei suoi abitanti si è allargato, fino ad aleggiare sempre di più sui centri urbani.
Nel video di Emanuele Di Marco di Majexperience sono state fissate alcune immagini di questo periodo di “quarantena”. Un sentiero, una pozza d’acqua dove tutti gli animali approfittano per dissetarsi, lavarsi e giocare. Lupi, caprioli, volatili, volpi, cervi, cinghiali. Di giono e di notte, da soli o in gruppo. Serenamente e naturalmente, liberamente e senza timori. La situazione generale è difficile, ma poter ammirare queste meraviglie può un po confortarci.
La riduzione dell’inquinamento, determinato soprattutto dal calo degli spostamenti e dalla chiusura delle fabbriche su larga scala, e lo spettacolo che la natura ci sta offrendo evidenzia il ruolo attivo e negativo che i comportamenti umani possono avere nel mondo che abitiamo. Occorre, quindi, che l’uomo rifletta su quanto la natura abbia bisogno dell’uomo, per sentirsi protetta e tutelata, e viceversa.
L”augurio é che d’ora in poi l’uomo sia molto molto prudente quando percorrerà con auto e moto strade ed autostrade, perché la natura non è stata in “lockdown” nell’ultimo periodo; anzi, molti animali hanno iniziato a muoversi anche in spazi nuovi per loro, che sono gli stessi spazi che oggi ci stiamo a poco a poco riprendendo.
Il Coronavirus ci ha impartito una lezione, spesso rifiutata da noi tutti e che finalmente è venuta a galla: cercare di rispettare l’ambiente significa rispettare la nostra salute.