Serviranno per parlare di norme anti Covid, gli spazi da riorganizzare, i lavori da effettuare al centro di una serie di incontri. Di Bonaventura: “Sinergia fra Provincia e Ufficio scolastico: garantire un sereno rientro nelle aule a studenti, professori e addetti”
TERAMO – A partire da questo pomeriggio, quando in modalità remota il tavolo regionale e le istituzioni abruzzesi (a partire dalle ore 15) si confronteranno con la ministra Azzolina è prevista una serie di incontri per mettere a punto l’organizzazione del nuovo anno scolastico. Al centro del confronto gli spazi da riorganizzare, i lavori da effettuare per garantire il distanziamento sociale, i tempi e l’eventuale reperimento di nuove aule. Solo la Provincia gestisce 29 istituti scolastici superiori in otto poli territoriali: Teramo, Atri, Giulianova, Nereto, Sant’Egidio, Montorio, Castelli e Roseto degli Abruzzi.
All’ente è stata assegnata dal Ministero dell’Istruzione una dotazione di 750 mila euro per far fronte alle spese per gli interventi necessari all’adeguamento funzionale. Domani mattina, alle ore 12, sempre in modalità remota, si occuperanno dell’argomento i quattro Presidenti di Provincia in un direttivo dell’Upa.
Giovedì 2 luglio alle ore 17 in via Milli si svolgerà una riunione tecnica con i Dirigenti Scolastici per raccogliere le esigenze e le proposte dei diversi Istituti.
Per venerdì mattina, alle ore 9.30, alla Sala Polifunzionale di via Comi a Teramo, è prevista una Conferenza di servizi indetta congiuntamente dalla Provincia e dall’Ufficio Scolastico Provinciale: in questo caso oltre ai dirigenti scolastici sono stato invitati anche i Sindaci “per una approfondita analisi delle criticità che insistono sul territorio provinciale, con particolare riferimento agli spazi e all’edilizia allo scopo di individuare modalità, interventi e soluzioni”.
“Garantire in sicurezza e con meno disagi possibili il rientro a scuola – dichiara il presidente Diego Di Bonaventura – assoluta sinergia d’intenti con l’Ufficio Scolastico Provinciale in questo senso. Al di là delle valutazioni personali e politiche noi siamo chiamati ad un ruolo di servizio che in questo caso risponde ad una esigenza indifferibile: riaprire le scuole, far tornare studenti, professori e addetti dentro strutture che, necessariamente, saranno governate con nuove regole per allontanare i rischi di diffusione di nuovi contagi. Non è un compito semplice e può essere svolto solo se tutta la filiera dei servizi pubblici, penso anche al trasporto, lavora in maniera coordinata e ascoltandosi. Decisive, quindi, le riunioni di questa settimana”.