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Antenne San Silvestro: il Comune di Pescara presenta ricorso al Consiglio di Stato

da Donatella Di Biase

Albore Mascia: “con i cittadini di San Silvestro andremo avanti, l’uno affianco all’altro, portando l’istanza in ogni sede possibile”

PESCARA – Il Comune di Pescara continua la sua battaglia per la salute dei cittadini di San Silvestro e ribadisce con fermezza che le emittenti sono prive di autorizzazione comunale a trasmettere  e che tale sito non è più  idoneo a ospitare gli impianti in quanto è stato escluso dal Piano nazionale di assegnazione delle Frequenze.Per questo ieri mattina sono scattate  le prime notifiche per il ricorso dinanzi al Consiglio di Stato, proponendo un appello cautelare, delle prime 4 ordinanze di sospensiva delle determine dirigenziali di disattivazione delle antenne di San Silvestro decise dal Tar: gli atti riguardano le emittenti Rete 8, Elettronica Industriale Reti Televisive, ossia il gruppo Mediaset, quindi Radio Speranza e Tele Abruzzo Regionale. Ora si aspetterà il ritorno delle notifiche che l’Ufficio Legale del Comune , rappresentato dagli avvocati Paola Di Marco e Carlo Montanino, provvederà a depositare ed entro 15 giorni verrà fissata l’udienza. In prossimità della scadenza dei relativi 60 giorni, verranno notificati gli altri appelli cautelari, per chiedere  la sospensione delle sospensive del Tar e portare avanti quella che è un’azione amministrativa dovuta a difesa del diritto alla serenità di famiglie .Queste, esasperate e sfiduciate , hanno dalla loro parte  la verifica effettuata dalla Guardia di Finanza che, attraverso indagini serrate e lunghe, ha accertato che 59 emittenti non sono a tutt’oggi provviste dell’autorizzazione comunale necessaria per trasmettere dal colle, verifica che ha determinato la firma delle ordinanze dirigenziali, e non sindacali, a sottolineare la natura prettamente tecnica e non certo politica dei provvedimenti assunti.

Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia ha commentato:

Con i cittadini di San Silvestro andremo avanti, l’uno affianco all’altro, portando l’istanza in ogni sede possibile.Sapevamo, com’era naturale, che la battaglia su quelle ordinanze di disattivazione delle antenne si sarebbe trasferita anche su un piano giudiziario . D’altro canto in uno Stato di diritto è assolutamente legittimo che chi viene colpito da un provvedimento di tale entità adotti le proprie contromisure. Ma l’esito dei primi round dinanzi al Tar, che sino a oggi ha accolto le richieste di sospensiva presentate da 26 emittenti radiotelevisive, sicuramente non cambia la linea adottata dall’amministrazione comunale, né ci scoraggia. Il Tar lo scorso 20 dicembre ha sospeso l’efficacia dei provvedimenti nei confronti delle prime 4 emittenti che avevano impugnato le ordinanze dirigenziali del Comune di Pescara, Rete 8, Elettronica Industriale Reti Televisive, ossia il gruppo Mediaset, quindi Radio Speranza e Tele Abruzzo Regionale, evidentemente ritenendo necessario garantire la non interruzione del pubblico servizio, ma ciò non ha cambiato la nostra linea. Anzi: come avevo annunciato a inizio gennaio, stamane il nostro ufficio legale comunale ha formalmente presentato le prime notifiche con le quali proponiamo appello cautelare dinanzi al Consiglio di Stato contro le ordinanze di sospensiva emanate dal Tar di Pescara, chiedendo la sospensione di quei provvedimenti in attesa dell’udienza di merito, fissata al prossimo 4 luglio. Entro quindici giorni dovrà essere fissata l’udienza dinanzi al Consiglio di Stato. Ora – ha aggiunto il sindaco Albore Mascia – attenderemo con molta serenità l’esito della decisione del Tar e del Consiglio di Stato partendo da un assunto chiaro: le emittenti sono prive di autorizzazione comunale a trasmettere, autorizzazione che oggi possono chiedere in sanatoria, ma che non può più essere né chiesta né tantomeno concessa su San Silvestro che non è più sito idoneo a ospitare gli impianti e che è stato escluso dal Piano nazionale di assegnazione delle Frequenze. Peraltro sull’intero territorio abruzzese ci sono altri 129 siti a terra inseriti nel Piano su cui le emittenti possono eventualmente decidere di spostarsi, senza contare il progetto-pilota messo a punto dalla Facoltà di Ingegneria dell’Università de L’Aquila per lo spostamento delle emittenti al largo, su una piattaforma off shore, principio che abbiamo ribadito anche dieci giorni fa nel corso dell’ultima riunione del Tavolo tecnico regionale di cui attendiamo di vedere il verbale per assumere le decisioni successive che sicuramente ci vedranno riaprire il dialogo con la Regione Abruzzo.