PESCARA – L’assessore al Personale Marcello Antonelli e il capogruppo del Pdl Armando Foschi, intervenendo sulla vicenda dello scuolabus del Comune di Pescara, hanno detto che su tale ‘caso’ è andata in onda l’ennesima ‘pignolata’: l’amministrazione non sta sperperando soldi pubblici, e soprattutto non sta pagando a nessun autista esterno uno stipendio da 4mila euro al mese. Piuttosto, dovendo attendere una sentenza, arrivata nei giorni scorsi, in merito a un ricorso dinanzi al giudice del lavoro proposto da un ex autista a tempo determinato, si è fatto ricorso a un appalto di due mesi, ossia dal primo ottobre al 30 novembre, affidato all’Adriatica Tour, per potersi avvalere del supporto di un pullman e di un autista esterni, il cosiddetto nolo a caldo pacchetto completo, per la cifra di 110 euro, e non 130 euro, al giorno, per la somma complessiva di 5mila 830 euro, e non 4mila euro al mese.Per Antonelli e Foschi un consigliere d’opposizione non dovrebbe sfornare inesattezze o sciocchezze, come quelle del consigliere Pignoli, al solo fine di gettare discredito sull’immagine dell’Ente.
Ha detto Antonelli:
cominciamo con il ripristinare la verità dei fatti : nei mesi scorsi l’amministrazione comunale ha dovuto licenziare un dipendente-autista a tempo determinato il quale, dai controlli, risultava aver dichiarato il falso in merito a una questione contabile. L’amministrazione voleva procedere con l’assunzione del secondo in graduatoria, ma il soggetto licenziato ha presentato ricorso dinanzi al giudice del lavoro, obbligando l’amministrazione a sospendere ogni procedura di assunzione in attesa del giudizio. Nel frattempo però avevamo la necessità di garantire il servizio di trasporto scolastico ai nostri bambini e, a fronte della carenza di autisti, abbiamo fatto ricorso a una regolare gara d’appalto per coprire i primi due mesi, dal primo ottobre al 30 novembre, con il nolo a caldo, ossia reclutando all’esterno uno scuolabus con autista. La gara è stata aggiudicata all’Adriatica Tour per l’importo complessivo di 5mila 830 euro, ovvero 110 euro al giorno, e non 130 euro come sostenuto erroneamente dal consigliere Pignoli. Nel frattempo il ricorrente ha però patteggiato dinanzi al giudice del Lavoro Maffei, dunque c’è stata la sentenza che ha dato torto al ricorrente e l’amministrazione nei prossimi giorni potrà procedere con l’assunzione di un autista che ci permetterà ricondurre in anticipo il servizio in capo al Comune. In altre parole non c’è stato alcuno sperpero di denaro pubblico, che anzi è stato investito per dare un servizio alla città e ai nostri bambini delle scuole di via Foscolo e via Rubicone, a meno che il consigliere Pignoli non preferisse che li lasciassimo a piedi, per strada, costringendo le famiglie ad arrangiarsi.
Ha sottolineato Foschi:
quella odierna è l’ennesima inconcepibile ‘pignolata’ di un consigliere disinformato . Oggi addirittura ha sostenuto che per sopperire alla carenza bastava spostare qualche dipendente da un settore all’altro, come se la guida di uno scuolabus non richiedesse una professionalità specifica. E’ evidente la demagogia delle parole del consigliere Pignoli, lo stesso consigliere che peraltro lo scorso 8 ottobre ha votato contro la delibera di Pescara Parcheggi con l’intento di lasciare senza lavoro 40 famiglie. Ora faremo valutare nelle sedi più opportune le affermazioni di ieri, circa i presunti 4mila euro al mese pagati dal Comune a un autista, per verificare la presenza degli estremi della calunnia e della diffamazione nei confronti dell’attività svolta dall’Ente, vista la clamorosa infondatezza delle accuse smentite dagli atti, perché è evidente che essere consigliere d’opposizione non conferisce una particolare licenza a sfornare qualsivoglia bugia.