Il Capogruppo di Forza Italia interviene sulla ‘sveltina’ di Regione e Comune sul personale
PESCARA – “La Corte dei Conti blocca il rinnovo dei contratti del personale in servizio nella segreteria del Governatore regionale D’Alfonso, non avendo approvato i bilanci consuntivi, e il sindaco Alessandrini fa il generoso con i soldi dei pescaresi, caricando sul bilancio del Comune il pagamento di una dipendente, la dottoressa Marianna Di Stefano, da 4 anni in distacco nella segreteria del Presidente.
Non solo: per giustificare un provvedimento ingiustificabile, abbozza in quattro e quattr’otto un incarico ad hoc per la stessa dipendente, che, dopo 4 anni svolti come responsabile della Segreteria del Presidente, diventa la responsabile del controllo e del monitoraggio degli investimenti che la Regione sta effettuando sulla città di Pescara. È questa l’ultima machiavellica ‘furbata’ che porta la firma di Regione e Comune su cui, però, intendiamo andare a fondo: invieremo tutta la documentazione alla Corte dei Conti per un parere di merito e per rendere l’Organo di giustizia contabile consapevole di come la Regione stia cercando, a nostro giudizio, di aggirare il blocco dei contratti; dall’altro lato, con i nostri consiglieri regionali, andremo a questo punto a monitorare ogni giorno che la dipendente in questione abbia concluso il proprio incarico come responsabile di Segreteria e si stia occupando esclusivamente degli investimenti e delle opere inerenti Pescara”.
Lo ha ufficializzato il Capogruppo di Forza Italia al Comune di Pescara Marcello Antonelli tirando fuori le carte.
“Per l’ennesima volta siamo dinanzi a una Regione ‘facile e veloce’ nelle sveltine amministrative, e che oggi trova nel Comune di Pescara un complice perfetto – ha sottolineato il Capogruppo Antonelli -. Questa volta lo scherzetto perpetrato ai danni dei pescaresi riguarda la gestione del personale: in sostanza il Governatore D’Alfonso al momento del proprio insediamento, ha ovviamente scelto il personale di fiducia da cui farsi affiancare e, tra gli eletti, è stata scelta anche la dottoressa Marianna Di Stefano, dipendente del Comune di Pescara nel quale, come si evince dal suo curriculum, ha lavorato presso l’Avvocatura e poi, con il sindaco D’Alfonso, presso il Gabinetto del Sindaco.
Nella segreteria del Presidente della Regione D’Alfonso, la stessa dipendente ha ricoperto il ruolo di Responsabile della Segreteria, curando personalmente l’Agenda del Presidente. Mai la dipendente Di Stefano si è occupata di seguire l’iter di finanziamenti e di opere pubbliche, né in Comune né, tantomeno, in Regione. Oggi però, dalla lettura di una semplice delibera, la scopriamo esperta di investimenti europei e di interventi pubblici: in realtà il Comune di Pescara ha già distaccato in Regione un altro dipendente, il geometra Sergio Di Pietrantonio, già responsabile di svolgere, sino al 30 giugno 2018, ‘compiti di raccordo istituzionale tra le due amministrazioni e in particolare di monitorare l’attuazione dei finanziamenti che l’Ente Regione ha assegnato al Comune di Pescara’.
La lettera è vistata dalla Dirigente della Struttura di Presidenza, appunto la dottoressa Marianna Di Stefano, che già da 4 anni lavora nella Segreteria del Presidente e il cui stipendio è sempre stato pagato dalla Regione Abruzzo. Nella stessa giornata del ricevimento della lettera, dunque sempre l’8 febbraio, il Comune di Pescara si è accorto che occorre ‘progettare un rafforzamento della governance per implementare ulteriormente l’esercizio delle funzioni di coordinamento, vigilanza e verifica’ e ha deciso di assegnare tale ruolo alla stessa Di Stefano: l’8 febbraio il Comune ha quindi inviato la sua lettera al Direttore delle Risorse Umane della Regione, Fabrizio Bernardini, il quale, in meno di ventiquattro ore ha accettato l’assegnazione della dipendente Di Stefano agli Uffici della Giunta Regionale, dove la stessa lavora già da quattro anni consecutivi, ma con una precisazione: da questo momento, tale assegnazione non può comportare alcun onere a carico del bilancio regionale.
Ovvero, dopo quattro anni di distacco nella Segreteria del Governatore, in cui la Regione ha regolarmente pagato lo stipendio della dipendente, all’improvviso, pur continuando a svolgere la stessa mansione, per ammissione della stessa dipendente, ora il suo stipendio dovrà pagarlo il Comune di Pescara.
A questo punto – ha proseguito il Capogruppo Antonelli – non ne comprendiamo la ragione: perché per 4 anni la Regione ha personalmente pagato lo stipendio alla dipendente comunale in distacco nella Segreteria del Governatore D’Alfonso e ora invece l’onere dev’essere sostenuto dal Comune, ma la dipendente continuerà a lavorare per il Governatore?
Da dove emerge il nuovo ruolo ricoperto dalla Di Stefano negli investimenti della Regione su Pescara e nel ‘monitoraggio’ degli stessi e da dove è possibile ravvisare le nuove competenze intervenute? Purtroppo il sospetto è che si sia dinanzi all’ennesima sveltina della Regione ‘facile e veloce’: tutti sappiamo che la Corte dei Conti ha imposto il blocco del rinnovo dei contratti al personale di segreteria perché il Governatore D’Alfonso ha ‘dimenticato’ di approvare i bilanci consuntivi dal 2013 in poi, e allora, non potendo prorogare l’incarico alla responsabile della sua Segreteria, Comune e Regione si sono inventati l’éscamotage che però non regge.
E allora, mentre invieremo subito tutta la documentazione alla Corte dei Conti per renderla edotta circa le furbate adottate dalla Regione Abruzzo per aggirare il blocco dei contratti, al tempo stesso da domani andremo a controllare ogni giorno che la dipendente Di Stefano interrompa ogni iniziativa professionale che non sia strettamente connessa a quella di ‘raccordo istituzionale tra Regione e Comune di Pescara per l’esclusivo monitoraggio dei finanziamenti e delle opere pubbliche inerenti la città di Pescara’.
In alternativa chiediamo al sindaco Alessandrini di riportare subito in Comune una professionalità di tale eccellenza, che ha bisogno di risorse umane, una professionalità che sicuramente potrà continuare a svolgere quel prezioso raccordo istituzionale anche da una scrivania di piazza Italia visto che lo stipendio lo pagano i contribuenti pescaresi”.