Dopo qualche tempo aprì un proprio ristorante “O sole mio” (con la scritta “un angolo della vecchia Italia”) tra le vie Tremont e Stuart a Boston. Fu un successo e gli italo-americani, ma non solo, riempivano costantemente il locale di “Tony”. La sua posizione sociale ed economica migliorò costantemente. L’incontro con un altro italo-americano, Albert Amadei, favorì il suo sogno. I due riuscirono ad acquistare il “Cafe Marliave” (fu fondato da Henry C. Marliave arrivato da Parigi nel 1868. Primo ristorante a servire una cena “table d’hôte ” a Boston). Tony Rossetti e Albert Amadei continuarono la stessa politica, nel rispetto rigoroso della tradizione, che aveva reso famoso il “Cafe Marliave”.
Durante gli anni della loro gestione il ristorante vantò una clientela maggiore e più raffinata rispetto a qualsiasi altro ristorante di Boston. Distinguendosi per la sua ospitalità e per il suo vero spirito “bohémien”. Uno dei piatti più richiesti prendeva il suo nome “cutlet Antonio”. Rossetti e Amadei fondarono la società “Marliave Corp.”. “Tony” sposò, l’11 settembre del 1916, l’italo-americana Adelina Christine D’Annibale che gli diede quattro figli: Ralph, Roy , Mary e Gladys. Antonio “Tony” Rossetti morì nel gennaio del 1978.
A cura di Geremia Mancini – presidente onorario “Ambasciatori della fame”
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