PESCARA – È stato aperto ieri a Pescara il cantiere per costruire quella rotatoria che nelle intenzioni dell’amministrazione Comunale dovrebbe restituire ordine e razionalità alla viabilità nella parte a ovest della ferrovia, l’incrocio via Ferrari-via del Circuito-via Gran Sasso. I lavori, affidati alla ditta Sea Simoncelli dovranno essere completati entro la seconda metà di settembre, cercando di accelerare quanto più possibile l’intervento per anticipare la riapertura delle scuole.
Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia ,nel corso di una conferenza stampa,ha ufficializzato l’apertura del cantiere. Presenti anche gli assessori alla Mobilità Berardino Fiorilli e ai Lavori pubblici Isabella Del Trecco e cittadini, residenti e operatori commerciali che dal 2008 avevano chiesto la revisione della mobilità nell’area.
Ha detto il sindaco:
impossibile non ricordare le polemiche che hanno accompagnato la realizzazione dell’attuale viabilità, un cantiere affidato dalla passata amministrazione di centro-sinistra nel luglio 2008 e partiti nel mese di settembre, per realizzare una nuova mobilità disegnata sulla carta senza però alcuna concertazione con il territorio, con la città, senza alcuna riunione preliminare tesa a spiegare al quartiere cosa si intendeva fare e perché e magari anche per raccogliere suggerimenti, dubbi, perplessità, ed eventualmente per fermarsi a pensare all’effettiva bontà del progetto stesso. I cittadini, i commercianti della zona non sono mai stati interpellati e, al contrario, di punto in bianco si sono ritrovati nel mezzo di un cantiere di cui non conoscevano nulla, alcun dettaglio. E man mano che il cantiere andava avanti hanno compreso gli obiettivi finali di quel progetto che ha avuto una drammatica conseguenza, ossia l’isolamento di intere strade: com’è ancora evidente, con la realizzazione di due isole-spartitraffico, oggi chi marcia in direzione nord-sud in via Ferrari o chi arriva da via Rigopiano, sempre in direzione nord-sud, ha l’obbligo di svolta a destra, in via del Circuito, o di svolta a sinistra per andare in via De Gasperi, una deviazione che può andare bene se l’automobilista di turno deve dirigersi verso l’ospedale civile o il Rampigna, ma se quell’automobilista deve andare invece in via Forca di Penne o in via Gran Sasso, o vuole semplicemente raggiungere il lungofiume, si ritrova a fare un giro assurdo e paradossale che, da un lato non ha favorito la riduzione dei volumi di traffico, che anzi sono nettamente aumentati in via del Circuito, con gravi problemi di polveri, e dall’altro lato, nella migliore delle ipotesi, ha scoraggiato l’afflusso in strade come via Forca di Penne o via Gran Sasso dove pure insistevano attività commerciali e artigianali storiche per la nostra città.
E proprio via Forca di Penne è stata la strada più penalizzata, una strada ormai raggiungibile solo a piedi o in auto se però si arriva dal lungofiume o, in alternativa, da via De Gasperi, ma l’effetto è stato chiaro: l’asse viario si è letteralmente desertificato, con un danno economico di proporzioni ingenti per tutti coloro che avevano o hanno ancora la propria attività lungo la strada. All’epoca – ha ricordato il sindaco Albore Mascia -, una volta aperto il cantiere, i cittadini e i commercianti della zona hanno sollevato le proprie obiezioni con proteste civilissime, con decine di sedute di commissione dedicate alla problematica, oltre alle riunioni tecniche, ai continui sopralluoghi, e io stesso, con l’assessore alla Mobilità Fiorilli, che nel 2008 sedeva con me tra i banchi dell’opposizione, abbiamo sposato la ‘causa’, facendoci portavoce del malessere concreto e fondato dei cittadini e dei commercianti, chiedendo agli amministratori dell’epoca di rivedere quella scelta che, com’era lampante, era assolutamente scellerata e insensata, chiedendo di fermare un cantiere, che peraltro è partito con 50 giorni di ritardo ed è durato oltre sei mesi, per risederci a tavolino con i cittadini, primi fruitori dell’opera, e rivedere insieme quella scelta al fine di individuare una soluzione ottimale, la migliore possibile, attraverso una variante in corso d’opera, capace da un lato di agevolare la viabilità in un incrocio che sicuramente andava disciplinato, ma dall’altro anche di non ‘isolare’ né desertificare un’intera zona del territorio. Purtroppo le nostre richieste, come quelle dei cittadini, sono rimaste inascoltate: sorda a qualunque istanza, la passata amministrazione comunale ha portato avanti quel cantiere, lo ha concluso e ha dato alla città un’opera che nessuno voleva e apprezzava. Quando ci siamo insediati, nell’estate 2009, abbiamo subito assunto con i cittadini, ovviamente scoraggiati e sfiduciati, l’impegno a correggere la viabilità esistente e a rivedere l’intero assetto stradale, in modo semplice, ma efficace. Ovviamente tale provvedimento, frutto di una scelta politica di cui con l’assessore Fiorilli mi ritengo ‘padre’ e ‘promotore’, ha richiesto uno studio a monte proprio per non ripetere gli errori del passato, per correggere ciò che era stato fatto male, ma senza arrecare ulteriori eventuali danni a una viabilità che comunque, in qualche modo, era stata ripianificata, e tali operazioni hanno inevitabilmente richiesto tempo, attenzione e impegno. Ma oggi siamo pronti a partire con il cantiere. L’opera progettata – ha illustrato, piantina alla mano, il sindaco Albore Mascia – prevede sostanzialmente lo smantellamento delle attuali cordolature, che definiscono oggi l’incrocio tra via Enzo Ferrari-via del Circuito e via Forca di Penne. Al posto delle attuali isole spartitraffico, realizzeremo un’opera semplice ed efficace, una rotatoria che ridisegnerà i percorsi carrabili tra le arterie stradali, permettendo e ripristinando, di fatto, la possibilità di immissione dei veicoli in tutte le direzioni di marcia, senza doversi obbligatoriamente immettere in via de Gasperi. Al centro della rotatoria installeremo una torre faro destinata a illuminare l’area di circolazione, e la pavimentazione della rotatoria sarà realizzata in cemento stampato colorato, come quella appena inaugurata in via Mantini-via dell’Emigrante. Ovviamente nel progetto abbiamo ridisegnato anche gli stalli di sosta, i parcheggi individuati a ridosso dell’area di cantiere, e infine, abbiamo previsto la riasfaltatura e il rifacimento della segnaletica orizzontale sull’intera via Ferrari, sino alla nuova rotatoria realizzata tra via del Santuario e via Leonardo Da Vinci. L’importo complessivo dei lavori ammonta a 56mila 293,27 euro; il 31 gennaio scorso abbiamo approvato il progetto esecutivo; il 13 marzo abbiamo indetto la procedura negoziata invitando alla gara 10 ditte che hanno presentato le offerte entro il termine ultimo del 29 marzo; il 30 marzo abbiamo cominciato l’apertura delle buste contenenti le offerte, 5 le ditte che hanno partecipato alla gara che è stata aggiudicata alla ditta Sea Simoncelli al prezzo netto di 41mila 461,31 euro, con un ribasso del 22,70 per cento. Come previsto dalla nuova normativa abbiamo dovuto attendere i tempi tecnici per le verifiche dei documenti e lo scorso 27 giugno c’è stata la firma della determina dirigenziale per l’aggiudicazione definitiva. I lavori partono ufficialmente oggi e dovranno concludersi entro 45 giorni, dunque entro la seconda metà di settembre.
Ha detto Fiorilli:
ovviamente durante la fase del cantiere abbiamo necessariamente dovuto adottare dei provvedimenti di limitazione o parzializzazione della viabilità tutt’attorno per consentire lo svolgimento delle opere e far sì che il traffico interferisse il meno possibile con i lavori, anche perché, se ci riusciremo, vorremmo anche terminare prima della scadenza naturale, visto che per il 17 settembre è prevista la riapertura delle scuole e per quella data vorremmo che la città avesse già preso confidenza con la nuova mobilità che necessariamente richiederà alcuni giorni di rodaggio. Comunque, durante lo svolgimento dei lavori, resteranno in vigore la chiusura al traffico della corsia di marcia che da via del Circuito conduce al sottopasso di via Teramo, dunque chi marcia in direzione monti-mare in via del Circuito avrà l’obbligo di svolta a destra in via Gran Sasso; chiusa al traffico anche la corsia di marcia in direzione sud-nord di via Gran Sasso dall’incrocio con via Forca di Penne sino all’incrocio con via Ferrari-sottopasso di via Teramo, con obbligo di svolta a sinistra per i veicoli che provengono da via Forca di Penne; infine sono vietate da oggi sosta e fermata nell’area di parcheggio situata in via Gran Sasso, accanto al rilevato ferroviario, lato sud-ovest; e ovviamente abbiamo istituito la segnaletica di preavviso dei lavori con la dicitura ‘direzione consigliata per stazione-area di risulta’ in via del Circuito, all’incrocio con via Monte Siella per i mezzi che provengono da monte, e in via Rigopiano, sempre all’incrocio con via Monte Siella, in modo da limitare il flusso di veicoli in via Gran Sasso nel periodo dei lavori. Ai cittadini chiediamo ora 45 giorni di pazienza per portare a conclusione un’opera lungamente attesa e voluta.