PESCARA – “Finalmente il Circolo Aternino di Pescara ha la sua vocazione: ospiterà il nuovo Polo Bibliotecario di Pescara, raccogliendo le collezioni della Biblioteca Civica Vittoria Colonna, il Fondo Pansa, i volumi del Museo delle Genti d’Abruzzo e la Biblioteca del Museo Civico Cascella. Scaffali, volumi e spazi di lettura saranno allestiti al pianterreno, il primo piano potrà continuare a ospitare eventi e presentazioni di libri, nel sottotetto andremo ad allestire le sale lettura con consultazione multimediale e digitale. Era un impegno assunto nel 2022 e che oggi siamo riusciti a portare a realizzazione, grazie anche al contributo di 50mila euro messo a disposizione dalla Regione Abruzzo per gli arredi e che ha rappresentato un ottimo ausilio alle risorse comunali”. Lo ha detto l’assessore alla Cultura Maria Rita Carota che oggi ha ufficialmente riaperto le porte del Circolo Aternino, dopo un poderoso intervento di manutenzione straordinaria in vista della nuova destinazione della struttura. Presenti il Presidente del Consiglio comunale Marcello Antonelli, il sindaco Carlo Masci, i vertici della Fondazione del Museo delle Genti d’Abruzzo con Ermanno De Pompeis, che andrà a gestire il Polo Bibliotecario Aternino, l’ingegner Marco Polce che ha redatto il progetto di rifunzionalizzazione e i rappresentanti della Time Rivestimenti, l’impresa che si è aggiudicato l’intervento.
“Terminati i lavori di manutenzione straordinaria ora ci occupiamo degli arredi interni per allestire gli spazi del Polo Bibliotecario – ha detto l’assessore Carota –. Su tutti i livelli dell’immobile abbiamo provveduto a recuperare il parquet rovinato da infiltrazioni di acqua piovana, attraverso la sua lucidatura, e a sostituire integralmente i listelli danneggiati, poi abbiamo cambiato gli infissi che purtroppo non avevano guarnizioni adeguate a tenuta e hanno permesso nel tempo le stesse infiltrazioni. Il ringraziamento va alle Genti d’Abruzzo che sino a oggi hanno ospitato volumi e collezioni consentendone anche la consultazione al pubblico, all’ingegner Marco Polce e alla Time Rivestimenti, e poi all’Ufficio Cultura che ci ha permesso di riqualificare uno spazio storico e straordinario che andrà a valorizzare anche l’antistante piazza Garibaldi e la stessa Corte interna. Fondamentale il ruolo giocato dalla Presidenza del Consiglio comunale e anche la collaborazione di alcuni consiglieri comunali che hanno condiviso l’istituzione del Polo che ora verrà gestito dalle Genti d’Abruzzo”.
“L’idea progettuale è stata sicuramente condivisa dal Consiglio comunale, ma poi – ha sottolineato il Presidente Antonelli – il merito è di chi ha riempito di concretezza un’idea, a dimostrazione che sono gli esseri umani a fare la differenza. In questo caso la differenza porta il nome dell’assessore Carota che ha dimostrato capacità di lavoro e di stimolo restituendo un senso e un significato al Circolo Aternino”.
“La prima proposta lanciata dalle Genti d’Abruzzo sul Circolo Aternino porta la data del 2011, ma sino a oggi non avevamo mai trovato le condizioni per raggiungere il risultato odierno. Nel frattempo – ha aggiunto De Pompeis – le collezioni da ospitare si sono incrementate e l’idea del Polo Bibliotecario è sicuramente vincente”.
Andando nel dettaglio del patrimonio culturale delle biblioteche che saranno ospitate nel nuovo polo, quella della Fondazione Genti d’Abruzzo che gestisce le attuali è costituita da una raccolta di circa 2mila 800 volumi, mille opuscoli e 50 periodici. Testi che trattano di preistoria e storia della regione, etnografia, etnomusicologia ed etnocoreutica, pastorizia, storia dell’arte e dell’architettura. La biblioteca civica ‘Vittoria Colonna’ conta circa mille e 400 volumi, è costituita da una sezione moderna di cultura generale, con enciclopedie e collane di vario genere, una raccolta di testi sulla storia dell’arte e pubblicazioni sulla storia locale. Un patrimonio che si è ampliato nel tempo grazie soprattutto a donazioni che gli consentono di vantare il fondo storico ‘Giovanni Pansa’ e cioè, il patrimonio raccolto tra il XIX e XX secolo dallo studioso sulmonese che comprende circa 2mila volumi, 3mila 100 opuscoli e 32 periodici.
Tra i volumi si segnalano un incunabolo, 44 cinquecentine, circa mille 300 edizioni del ‘600, ‘700 e ‘800, 114 manoscritti in gran parte riguardanti tematiche regionali quali la preistoria, l’archeologia, l’etnografia, la storia dell’arte, la letteratura, la medicina popolare, la numismatica e la religione. La biblioteca del museo civico ‘Basilio Cascella’ rappresenta invece una piccola, ma significativa raccolta bibliografica di notevole importanza per lo studio e l’approfondimento della nota dinastia di artisti: è costituita da circa mille 400 volumi, suddivisi in due fondi principali, ossia il fondo Cascella (volumi di arte, scienze e letteratura raccolti dagli stessi membri della famiglia Cascella nel periodo antecedente al 1968, anno in cui il laboratorio litografico sede dell’attuale Museo, venne donato al Comune di Pescara) e il fondo Palermi (volumi di storia dell’arte in seguito acquistati dal Comune di Pescara). La collezione, arricchita da numerosi periodici locali e nazionali, è di grande importanza anche per la contestualizzazione e lo studio dell’arte italiana ed europea del XIX e XX secolo.
Foto e servizio a cura di Roberto di Blasio