Record di pubblico al Teatro D’Annunzio per omaggiare lo spettacolo dell’attore romano accompagnato dall’Orchestra Sinfonica Abruzzese, diretta da Michelangelo Galeati
PESCARA – Grande spettacolo, come era ampiamente prevedibile, quello di ieri sera al Teatro d’Annunzio di Pescara:un connubio tra parole e musica, di sicuro impatto emotivo sugli spettatori, reso formidabile da Gigi Proietti. L’Attore con la A maiuscola, accompagnato dall’Orchestra Sinfonica Abruzzese, diretta da Michelangelo Galeati, ha dato voce a un classico della musica senza età, Pierino e il Lupo, di Sergej Prokofiev, affascinando il pubblico.
Una voce inconfondibile e straordinaria per un fiaba musicale che però non è stata l’unica protagonista della serata. Proietti ha attinto infatti, al suo ricco repertorio, ad alcuni degli straordinari ruoli da lui interpretati e noti al pubblico. «Ho scelto di arricchire lo spettacolo scendendo dalla scrittura sublime di Prokofiev a una serie di classici del mio repertorio, con il quale continuo a intrattenere il pubblico, come se fossimo a una festa, come se il recital fosse una riunione tra amici, con un’intimità e una condivisione che non sono quelle del rapporto tradizionale tra attore e spettatore», ha dichiarato Proietti. «Per me è anche l’occasione per ripensare a quello che ho fatto nei decenni passati».
All’inizio della storia, l’eclettico artista romano ha introdotto gli strumenti, solisti e protagonisti, che rappresentano i personaggi della fiaba delineandone i caratteri e i ruoli: Pierino (gli archi), l’uccellino (il flauto traverso), l’anatra (l’oboe), il gatto (il clarinetto), il nonno (il fagotto), il lupo (i corni), i cacciatori (i fiati), lo sparo dei fucili (i timpani).
Protagonista della storia è Pierino, un bambino coraggioso e molto vivace, che vuole difendere un uccellino, un’anatra e un gatto da un lupo affamato che si aggira nei boschi. La fiaba musicale nasce per far scoprire ai bambini i suoni degli strumenti musicali che compongono l’orchestra.