PESCARA – Si avvia alla conclusione il lungo contenzioso giudiziario dell’amministrazione comunale di Pescara con Enel per il riscatto delle reti e degli impianti cittadini .Infatti dopo il voto di ieri in Consiglio comunale, con l’approvazione della rimodulazione del contratto di gestione degli impianti cittadini con Pescara Gas, l’amministrazione comunale potrà procedere con la firma dell’accordo transattivo con Enel Gas . Ad accollarsi la spesa di 14milioni di euro sarà la Pescara Gas Spa che stipulerà un mutuo per fronteggiare il debito .Nel frattempo per consentire alla società di far fronte a tale spesa, e anche di fronteggiare il piano di investimenti per la manutenzione e l’ammodernamento della rete, per una spesa pari a 6 milioni di euro, l’amministrazione ha deciso di adeguare il canone annuo corrisposto alla stessa società che passerà da 1milione 650mila euro del 2010 ai 2milioni 250mila euro dal 2011 sino al 2014.
L’assessore alle Società Partecipate Marcello Antonelli dopo che, ieri sera la relativa delibera è stata approvata dal Consiglio comunale con 26 voti a favore e 1 astenuto, ha ricordato:
“Nell’agosto del 2005 la passata amministrazione di centro-sinistra ha costituito la società Pescara Gas Spa, con capitale interamente detenuto dal Comune, alla quale ha conferito la proprietà delle reti e degli impianti, attraverso il riscatto delle stesse reti nei confronti dell’ex società Camuzzi, oggi Enel Rete Gas Spa. Nel 2007 alla stessa società è stata affidata anche la gestione degli impianti di pubblica illuminazione, con 19mila 500 pali della luce, e semaforici, prevedendo la corresponsione di un canone annuo pari a 1milione 250mila euro. Tuttavia quell’operazione ha innescato un pesante contenzioso con l’Enel Gas relativamente alla stima delle reti sottoposte a riscatto, stima che è stata effettuata in modo unilaterale dal Comune anziché in condivisione, e il relativo contenzioso è stato ereditato dalla nostra amministrazione: secondo il Comune il valore delle reti e degli impianti non superava i 9milioni di euro, secondo Enel Gas il valore ammontava ad almeno 35-40milioni di euro.
Il contenzioso si è concluso con un lodo arbitrale che ha dato torto al Comune condannandoci a pagare oltre ai 9 milioni di euro, altri 21 milioni di euro come interessi, ossia 30milioni di euro in tutto, e parliamo di un lodo esecutivo, ossia dovevamo pagare senza altre possibilità. A quel punto, con il sindaco Albore Mascia e il Direttore generale Stefano Ilari, abbiamo avviato una lunga trattativa con l’Enel Gas per riuscire a giungere a una transazione giudiziaria il meno dolorosa possibile per l’amministrazione comunale e alla fine siamo riusciti a ridurre il debito a 14milioni di euro, un danno che sicuramente poteva essere evitato dal precedente governo di centro-sinistra. Ora il pagamento del debito sarà sostenuto interamente dalla società Pescara Gas Spa che accenderà un mutuo, ma ovviamente la stessa società ha manifestato la necessità di rimodulare il Piano economico-finanziario e il contratto di servizio con il Comune, anche a fronte dei consistenti interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria della rete della pubblica illuminazione già progettati per il periodo 2010-2014, con il risanamento degli impianti più degradati e quindi più a rischio, sostenendo un investimento pari a 6milioni di euro.
L’amministrazione comunale, come unico socio detentore delle quote di partecipazione della società, ha ritenuto di far proprie le nuove richieste avanzate dalla società con la revisione del Piano economico rimodulando il canone annuale che passerà da 1milione 650mila euro del 2010 a 2milioni 250mila euro per gli anni successivi sino al 2014. La firma dell’accordo transattivo con Enel Gas si svolgerà nei prossimi giorni.
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