Home » Teramo » Approvata la legge su doppia preferenza di genere: commento della Cpo Teramo

Approvata la legge su doppia preferenza di genere: commento della Cpo Teramo

da Redazione

Cambia la storia del Consiglio regionale d’Abruzzo. Per la Cpo di Teramo è un avvenimento epocale

TERAMO – La commissione per le Pari Opportunità della Provincia di Teramo e la delegata alle Pari Opportunità della Provincia di Teramo esprimono compiacimento per l’approvazione del Testo sulla doppia preferenza di genere da parte del Consiglio regionale d’Abruzzo che ieri mattina l’ha votato all’unanimità.

Così anche la Regione Abruzzo si è finalmente dotata di uno strumento elettivo che garantirà vere opportunità di eguaglianza di genere come previsto dalla Legge 20/2016 per l’equilibrio nella rappresentanza tra donne e uomini nei consigli regionali. Nelle prossime elezioni regionali, l’introduzione della doppia preferenza di genere darà ad ogni elettore abruzzese la possibilità di esprimere due preferenze distinte, una per la candidata di sesso femminile ed un’altra per il candidato di sesso maschile.

“Una bella notizia che ci conforta – dichiara Tania Bonnici Castelli, presidente della Cpo della Provincia di Teramo –. La nostra commissione provinciale, insieme a quelle comunali di Giulianova, Roseto, Pineto, Atri e Martinsicuro, ha sollecitato più volte le istituzioni regionali all’approvazione della legge. Abbiamo dovuto aspettare anni ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Un grande riconoscimento va all’assessore regionale Marinella Sclocco che ha combattuto con coraggio e senza mai arrendersi per cogliere questo risultato”.

Sulla questione interviene anche la delegata alle Pari Opportunità della Provincia di Teramo, Federica Vasanella: “Sono certa che questa legge produrrà effetti positivi e permetterà di supportare le donne competenti e capaci che decideranno di mettersi in gioco. Con la nuova legge – continua Vasanella – sarà possibile anche “abituare” l’elettore a votare sia per gli uomini sia per le donne, promuovendo l’idea che il cambiamento di cui le istituzioni hanno bisogno deve passare per una più equa rappresentanza dei generi. Uomini e donne insieme”.

Ti potrebbe interessare