TERAMO – E’ stato approvato da parte della Giunta Provinciale il progetto preliminare del nuovo Ponte di Castelnuovo.Ora si potrà procedere con la Conferenza dei servizi con tutti gli enti coinvolti e acquisire i pareri di rito.L ’opera ,che potrebbe andare in gara entro fine anno,sarà lunga 2 chilometri e mezzo con 6 campate di 40 metri e una carreggiata di 6 metri e mezzo. Ciascuna corsia sarà fiancheggiata da un marciapiede di un metro e mezzo.
6 milioni di euro per un ‘opera attesa da oltre un decennio, da quando il fenomeno erosivo sul fiume Vomano, ha messo a serie rischio la struttura del ponte di Castelnuovo che costituisce uno dei principali collegamenti per i comuni di Cellino, Cermignano e naturalmente Castellalto.
I problemi si sono aggravati in seguito ai fenomeni alluvionali degli ultimi anni e oggi, sul ponte, si procede a senso unico alternato mentre con un primo finanziamento di 1 milione e 800 mila euro si è intervenuti sul letto del fiume all’altezza dei piloni.Per la sistemazione del ponte la Regione Abruzzo ha riconosciuto un finanziamento di 3 milioni e 100 mila euro ( a valere sui Fas per la riduzione del rischio idraulico) e ci sono altri 2 milioni e 900 mila euro che sono arrivati sempre dalla Regione Abruzzo (Piano Triennale) con la rimodulazione degli interventi sulla sicurezza stradale.
“Quando ci siamo insediati non c’erano fondi destinati al Ponte di Castelnuovo e i fondi Fas non possono essere utilizzati per opere infrastrutturali nuove essendo finalizzati a interventi di sviluppo – spiega l’assessore alla viabilità Elicio Romandini – quindi insieme alla Regione abbiamo dovuto correggere il tiro. Abbiamo utilizzato i Fas per quella parte imputabile alla messa in sicurezza del fiume e rimodulato il Piano triennale spostando sul ponte dei finanziamenti previste per altre opere la cui realizzazione non aveva il ruolo strategico e urgente del ponte di Castelnuovo”.
In questi due anni è stata attentamente vagliata anche l’ipotesi di far sorgere il nuovo ponte in un luogo diverso da quello attuale visto che la struttura insiste in pieno luogo urbano ad alto tasso di insediamenti abitativi.L’ipotesi di una nuova ubicazione, pur ritenuta ottimale sia dalla Provincia che dalle comunità locali, si è scontrata con una serie di fattori non aggirabili e fra questi:
I costi per la realizzazione di un nuovo tracciato stradale di collegamento (non ci sarebbe la copertura economica)
La delocalizzazione di una condotta idrica del Consorzio di Bonifica (anche questa comporterebbe notevoli costi aggiuntivi)
la delocalizzazione comporterebbe, di fatto, l’avvio di un nuovo progetto con una nuova fonte di finanziamento e la necessità di ricominciare da capo con i procedimenti espropriativi
Non verrebbero risolti, inoltre, i problemi riguardanti il rischio idraulico, motivo per il quale la Regione Abruzzo ha concesso buona parte del finanziamento a valere sui FAS.
I punti di forza dell’attuale progetto possono essere così riassunti:
l’opera è perfettamente inserita nel contesto e non modifica l’assetto viario esistente
sfrutta le opere di consolidamento fluviale già eseguite
non bisogna espropriare aree rilevanti
elimina definitivamente un tratto con limitazioni di traffico
“In questi due anni più volte ci siamo incontrati con i cittadini e con le amministrazioni locali e con loro abbiamo cercato di vagliare ogni ipotesi anche quella di delocalizzare l’opera, un’ ipotesi che sul piano ideale, per ragioni di tipo urbanistico, ci trova tutti d’accordo. Ma stante i vincoli dei finanziamenti trovati avremmo dovuto ricominciare tutto l’iter da capo, ci sarebbero voluti altri 2 o 3 milioni di euro che al momento nessuno era in grado di garantire e i temi di realizzazione del nuovo ponte si sarebbero almeno raddoppiati. Nei prossimi giorni torneremo sul territorio per parlare con i cittadini e illustrare modalità e tempi di realizzazione del progetto: fra le priorità quella di adottare accorgimenti tecnici per arrecare il minor disagio possibile alle comunità locali durante i lavori” conclude Elicio Romandini.
“Per questa amministrazione è un grande risultato – precisa la consigliera provinciale Rita Ettore di Castellalto – sono decenni che tutti inseriscono il Ponte di Castelnuovo fra le priorità da realizzare ma noi siamo riusciti a cogliere l’obiettivo. Abbiamo lavorato molto per questo, è stata una delle opere seguite sin dall’inizio, dal reperimento dei finanziamenti alla progettazione. E’ un bel risultato per tutti, soprattutto per quei cittadini di una vasta area che ricomprende quasi quattro comuni che ogni giorno devono usare il ponte come unica via di collegamento”.