Il Tar Lazio ha accolto il ricorso della Provincia di Pescara contro l’istituzione del pedaggio sull’asse attrezzato Chieti-Pescara: i commenti di Albore Mascia,Sospiri,Testa
PESCARA – La prima sezione del Tribunale amministrativo regionale per il Lazio ha accolto il ricorso della Provincia di Pescara , rappresentato dall’avvocato Giorgio Fraccastoro,per l’annullamento del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 25 giugno 2010 con il quale sono state individuate le stazioni di esazione relative alle autostrade a pedaggio assentite in concessione che si interconnettono con le autostrade e i raccordi autostradali in gestione diretta dell’Anas .Tale pronunciamento va a rafforzare le ragioni che sino a oggi il centro-destra ha continuato a sostenere per evitare l’istituzione della tassa su un’infrastruttura classificata come ‘raccordo autostradale’, ma che effettivamente viene utilizzata soprattutto come elemento di collegamento extraurbano. Soprattutto tale provvedimento rende ancora più credibile l’interlocuzione nei confronti del Ministro alle Infrastrutture e ai Lavori pubblici Altero Matteoli.
Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia ,il coordinatore provinciale del Pdl Lorenzo Sospiri, capogruppo comunale e consigliere regionale, il presidente della Provincia , Guerino Testa hanno commentato il pronunciamento del Tar del Lazio ,che nei prossimi giorni depositerà anche le motivazioni.
Ha detto il sindaco Albore Mascia:
la decisione odierna conferma la bontà della linea che i governi locali di centro-destra stanno seguendo da giorni con l’obiettivo di evitare l’istituzione del pedaggio, tematica affrontata anche nei giorni scorsi nel corso di un vertice convocato dal Presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa, autore del ricorso oggi accolto dal Tar del Lazio, con i Comuni di Chieti e San Giovanni Teatino, la Provincia di Chieti e le Camere di Commercio di Chieti e Pescara con l’obiettivo di creare un’interlocuzione seria tesa a verificare gli strumenti a nostra disposizione per obliterare completamente l’iniziativa o tentare di individuare dei correttivi efficaci come l’esonero per i residenti e gli sconti per gli usi frequenti.
Ovviamente siamo tutti contrari al balzello che rappresenta un danno non solo per Pescara o Chieti, ma per l’Abruzzo intero e nei giorni scorsi ho sollecitato maggiore attenzione e incisività sulla problematica, un invito rivolto a tutti i nostri parlamentari, dunque non solo quelli del Pdl perché credo che al di là delle azioni estemporanee di un senatore Legnini o di un senatore Mascitelli, ci sia bisogno di fare gruppo, di fare quadrato per individuare la soluzione più idonea. Spesso gli amministratori locali restano con il cerino acceso in mano, ma è chiaro che in questo caso la determinazione degli eventi non dipende dal singolo sindaco o dal presidente della Provincia, ma da chi ha responsabilità più elevate. Per tale ragione, al termine del vertice, abbiamo inoltrato una richiesta di incontro al Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteoli, ma anche al Presidente dell’Anas.
Ha aggiunto il coordinatore provinciale Sospiri:
la sentenza odierna rafforza le nostre ragioni e attribuisce maggiore credibilità all’interlocuzione aperta con il Ministro Matteoli, al fine di evitare o, in alternativa, di ridurre l’impatto negativo che il pedaggio avrà sull’area metropolitana. Quella sentenza soprattutto resta un atto concreto fatto contro un balzello ingiustificato: il centro-destra e il Pdl continueranno a combattere e a ottenere i risultati; il Pd continuerà a richiedere quei risultati affacciato a una finestra e attuando iniziative folkloristiche.
Il presidente della Provincia di Pescara, Guerino Testa, ha affermato:
il pronunciamento del Tar del Lazio, che ha accolto il ricorso della Provincia di Pescara contro l’aumento del pedaggio autostradale, conferma ancora una volta che i nostri dubbi su questo balzello erano più che fondati e che la battaglia che abbiamo portato avanti era pienamente legittima. Proprio per questo non abbiamo alcuna intenzione di fermarci qui. Anzi, siamo pronti a continuare questo percorso, nell’interesse di tutti gli automobilisti che percorrono l’asse attrezzato che collega Pescara e Chieti.
L’aumento del pedaggio è scattato il primo luglio 2010, interessando i caselli di Chieti-Pescara e Pescara Ovest – Chieti, rispettivamente su A25 e A14. Poi, con il ricorso della Provincia di Pescara e la richiesta di sospensiva, siamo riusciti a bloccare questo provvedimento e oggi, con la sentenza del Tar Lazio, abbiamo dimostrato che le nostre tesi non erano affatto campate per aria. Anzi, è sufficiente leggere il dispositivo per rendersi conto che il Tribunale amministrativo regionale ha ritenuto fondate le censure messe in evidenza dalla Provincia di Pescara per ciò che riguarda il caso specifico dell’asse attrezzato e ha ritenuto che il decreto governativo impugnato violasse la normativa comunitaria relativa al pedaggio.Mi auguro quindi che nei futuri provvedimenti in materia il Governo e l’Anas tengano conto della strada tracciata in maniera netta dal Tribunale amministrativo del Lazio. Di questo intendo parlare a breve con i rappresentanti del ministero dei Trasporti e con il presidente dell’Anas, Pietro Ciucci, con i quali i contatti sono stati continui, in questi mesi. L’obiettivo è quello di individuare una soluzione che rispetti la legge ma soprattutto rispetti gli automobilisti che percorrono più volte al giorno questa strada. Resto fiducioso, quindi, sull’esito della vicenda, senza nascondere la soddisfazione per il risultato di oggi, considerato che ho avviato la battaglia contro il pedaggio in assoluta solitudine istituzionale.
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